Firenze– “Nessuna Istituzione può rischiare di allontanarsi dalla cultura antirazzista”. Parola del vicepresidente del Consiglio regionale Alessandro Starnini che – in conferenza stampa per presentare le inziative della Regione Toscana a settanta anni dalle leggi razziali – non ha mancato di commentare l’ipotesi di classi solo di extracomunitari. “Con l’emendamento approvato dalla Camera dei Deputati ho la forte sensazione si rischi di scivolare non solo negli atti di intolleranza che troppo spesso animano le cronache, ma anche in Parlamento: perché fare classi di extracomunitari significa fare opera di segregazione”.
“Una società attraversata da forti fenomeni di immigrazione – si è chiesto Starnini – come può andare avanti se non è accompagnata da una profonda cultura dell’integrazione e dell’inclusione?”. Ed è proprio su questo terreno che la Regione Toscana, forte del suo senso civico, si impegna contro il razzismo, sulla scia delle giornate di S. Rossore, del lavoro costante portato avanti con le scuole, del treno della memoria, dei convegni e approfondimenti che invitano tutti ad un impegno straordinario.
Come ha spiegato l’assessore Gianfranco Simoncini, la Toscana non vuole solo fare memoria, ma intende proporre una riflessione profonda, tra passato e futuro. Ovvero un raffronto tra l’esperienza di allora ed i problemi di oggi, nel passaggio ad una società multietnica, multireligiosa e multilinguistica. Questo il senso delle quattro giornate di studio promosse dalla Regione in collaborazione con i tre atenei toscani, la Scuola Normale Superiore di Pisa e l’Università per stranieri di Siena, in occasione del 70° anniversario delle leggi razziali.
I quattro convegni, che si inseriscono nel percorso del Giorno della Memoria 2008, si svolgeranno dal 24 ottobre al 1° dicembre, a Firenze, Siena e Pisa. I dettagli dell’iniziativa sono stati illustrati oggi a palazzo Panciatichi da Paolo Caretti dell’Università di Firenze, Ugo Caffaz della Regione Toscana, Valeria Galimi dell’Università di Siena e Alessandro Falassi dell’Università per Stranieri di Siena. (ps)