Il Museo per bambini, a poco più di un anno dal suo trasferimento all'interno del complesso museale Santa Maria della Scala apre al pubblico la sua collezione tra il permanente e l'impermanente.
La collezione, curata da Michela Eremita, nasce dall'idea di dedicare all'infanzia uno spazio museale specifico - la Sala San Leopoldo del Santa Maria della Scala - e caratterizzarlo in base alla sua utenza. La collezione, unica al mondo nel suo genere, vede come unico soggetto rappresentato o destinatario delle opere l'infanzia, e presenta un'ampia gamma di tecniche artistiche: dalla scultura alla pittura, dalla fotografia al video fino all'installazione.
Le opere sono raggruppate per temi e generi, in modo da fare dialogare opere appartenenti a periodi storici completamente diversi e realtà culturali e geografiche diverse tra loro.
Il carattere permanente e impermanente della collezione significa che non sia necessario presentare tutte le opere che la costituiscono, ma verrà esplorata di volta in volta secondo tematiche.
Si prevede, infatti, un cambiamento periodico, agevolato dal fatto che alcune di esse sono messe a disposizione da altre istituzioni cittadine, come la Pinacoteca Nazionale, la Gipsoteca Comunale di Siena, e da alcune collezioni private o sono di diretta proprietà degli artisti.
Particolarmente significativa per il carattere della collezione, è l'installazione Baby version di Luca Pancrazzi. L'opera, realizzata appositamente per gli spazi del museo, è caratterizzata da più linguaggi formali e si pone in relazione con una miniatura firmata Van Dyck di attribuzione non certa, in cui il piccolo ritratto viene abbracciato fino ad essere inglobato al punto da diventarne parte costitutiva.
Il Museo nasce nel 1998.
La missione del museo è quella di creare uno spazio e un'attività che porti il giovane pubblico (3-11 anni) ad avere familiarità con il luogo "museo" attraverso l'arte, sia storica che contemporanea. Fino al 2000 il museo ha agito per eventi, senza sede di riferimento se non quella espositiva nel Palazzo Comunale. La strategia mirava ad una sperimentazione della validità delle proposte da impiantare stabilmente in seguito. Alla fine del 2000 si inaugura la sede del museo, in Via dei Pispini e con essa si acquista una stabilità delle attività e le proposte possono essere diluite nel corso dell'anno.
La terza fase segue il processo di crescita e a settembre 2007, il museo ottiene una nuova sede all'interno del complesso museale del Santa Maria della Scala acquisendo maggiore visibilità e uno spazio per la sua collezione.