Firenze, 7 ottobre 2008- I primi dati sulla partecipazione allo sciopero a Firenze e Provincia indetto per oggi da CGIL CISL UIL indicano una notevole adesione che sfiora nelle aziende più grandi che lavorano a turni l’85%. Nelle aziende metalmeccaniche quali l’Electrolux e la Nuovo Pignone l’adesione è altissima. In particolare fra gli edili dove era stato indetto lo sciopero per l’intera giornata le adesioni nelle aziende dove è presente il sindacato è molto alta. In numerose aziende si sono svolte assemblee con sciopero.
All'assemblea della Richard Ginori, che ha registrato un'altissima partecipazione dei lavoratori, sono intervenuti l'Assessore regionale alla Sanità Enrico Rossi, Alessio Malpassi per la Camera del Lavoro di zona e Rossano Rossi della Cgil Toscana. Negli interventi è stato ribadita la necessità di un'azione capace di debellare quello che Nencini della Rsu, nell'introdurre l'assemblea, ha definito "un cancro sociale". Nell’assemblea dei lavoratori edili del Cantiere Toto di Barberino del Mugello hanno partecipato più di 300 lavoratori .
A questa assemblea hanno partecipato molte autorità locali e il Presidente della Giunta Regionale Claudio Martini che è intervenuto , gli altri interventi principali sono stati Segretario Regionale della UIL Vito Marchiani. Il Segretario generale della Camera del lavoro di Firenze, Mauro Fuso, commentando questi primi dati ha dichiarato: “Come sindacato stiamo facendo tutto il possibile perché si affermi nelle aziende e fra i lavoratori la cultura della prevenzione, ancora troppo pochi però sono i soggetti che all’esterno del mondo del lavoro si muovono nella stessa direzione, salvo lodevoli eccezioni quali il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Chiediamo a tutti i cittadini, alle istituzioni , al Governo che tanto parlano di sicurezza di pensare seriamente anche alla sicurezza sul lavoro. In momenti come questo appaiono fuor di luogo e insignificanti le polemiche di Confindustria e del Governo sulle sanzioni previste dal Nuovo Testo Unico sulla Sicurezza. Ogni legge ha bisogno per funzionare di sanzioni esigibili. Chiediamo pertanto al Governo e a Confindustria di non disperdere il lavoro svolto sul Nuovo Testo Unico sulla Sicurezza, ma anzi di rafforzarlo invitando le imprese, nello svolgimento delle proprie attività, a mettere al centro delle loro priorità il rispetto della vita umana.”
Tutti fermi i cantieri della Toto costruzioni, i lavoratori hanno aderito massicciamente allo sciopero di 8 ore (4 al di fuori della provincia di Firenze) indetto dalla categoria degli edili di Cgil Cisl Uil.
Affollata l’assemblea che si è tenuta nel primo pomeriggio nel cantiere base del lotto 13 a Barberino di Mugello. Con i dipendenti del cantiere c’erano delegazioni di lavoratori edili della provincia di Firenze, delegati e semplici lavoratori delle imprese impegnate nelle costruzione delle grandi infrastrutture che attraversano e che insistono sul nostro territorio. Le istituzioni erano a rappresentate al massimi livelli ed erano guidate dal presidente della Regione Claudio Martini. Grande la soddisfazione delle organizzazioni sindacali per l’adesione allo sciopero nei cantieri Toto, nonostante relazioni sindacali sempre molto difficili per non dire inesistenti.
A Barberino sono confluite anche rappresentanze delle altre categorie. Lavoratori e delegati sindacali nei loro interventi hanno denunciato turni di lavoro troppo lunghi e faticosi, il meccanismo dei subappalti e l'assenza, in molte aziende edili, di rappresentanze sindacali. E’ stata molto alta l’adesione allo sciopero degli edili in tutta la Toscana con una percentuale che si stima fra il 60-70%, con punte dell’85% negli impianti fissi ad Arezzo e del 90% fra i lavoratori del marmo delle province di Lucca e Massa Carrara.
Molto buona l’affluenza alle assemblee e ai presidi che si sono svolti nei vari luoghi di lavoro e nei territori, massiccia l’adesione all’ora di sciopero generale nelle grandi fabbriche con i lavoratori che si sono riuniti in assemblea.
La solidarietà alle famiglie delle vittime e a tutti i lavoratori che ogni giorno rischiano la vita deve necessariamente tradursi in azioni concrete che non possono essere rinviate. Seguendo questo orientamento, la commissione speciale Lavoro del Consiglio regionale della Toscana rinnova la sollecitazione affinché si proceda già dalla prossima seduta dell’Assemblea legislativa all’approvazione della proposta di legge per l’istituzione del fondo di solidarietà alle famiglie delle vittime sul lavoro.
“Nonostante in Toscana il trend degli infortuni mortali sul lavoro sia in diminuzione, grazie anche agli interventi attuati dalla Regione Toscana, sono ancora troppi”, dichiara il presidente Eduardo Bruno (Pdci). “Gli incidenti – precisa Bruno – si verificano spesso per l’eccessivo ricorso al subappalto e per il sistematico superamento del monte ore. Siamo pronti a collaborare con tutti i soggetti che si occupano di sicurezza, e soprattutto a raccogliere le indicazioni che verranno da parte dei sindacati, per attuare una maggiore attività di prevenzione, vigilanza e controllo.
Solo agendo tutti insieme possiamo sperare di sconfiggere questa piaga”. Nel testo della nuova legge a sostegno delle famiglie delle vittime sul lavoro, “chiediamo che sia espressamente previsto l’accesso all’intervento regionale per tutte le famiglie delle vittime dell’anno 2008”. La commissione Lavoro è da tempo impegnata per l’approvazione della legge. Domani, mercoledì 8 ottobre, le commissioni Attività produttive e Sanità, riunite in seduta congiunta, prenderanno in esame le due proposte di legge attualmente sul tavolo.
Nel corso dell' incontro che si è svolto ieri con DCI/ RFI a seguito dell’ incidente avvenuto a Castello il 3 ottobre 2008, che è costato la vita ad un ferroviere e il ferimento grave di altri due azienda e sindacati hanno espresso il loro cordoglio ai familiari della vittima e solidarietà ai colleghi feriti e ai loro familiari e la solidarietà' nei confronti dei familiari coinvolti.
Rfi sindacati hanno poi deciso di: 1) Attivare un osservatorio permanente sulla sicurezza. 2) Avviare un confronto sull' organizzazione del lavoro e sugli organici di RFI. 3) Aprire un tavolo di confronto e di verifica sui cantieri aperti ad oggi e quelli futuri in merito alla sicurezza ed a i piani formativi da attivare. 4) Mettere in atto un collegamento stretto e continuo ai fini della sicurezza con le ditte esterne da parte di RFI. Le segreterie regionali di FILT Cgil, FIT Cisl e UILTRAPORTI ritengono che il percorso individuato e la disponibilità dimostrata da RFI nell' attivare l’insieme di queste iniziative sia un primo passo per portare valore aggiunto alla sicurezza.
Consapevoli che la tematica sicurezza non si esaurisce con questi incontri, si attiveranno per mantenere alta l' attenzione tra i lavoratori.
Le lavoratrici ed i lavoratori operanti nel sito aeroportuale di Firenze hanno osservato oggi, alle ore 14, un minuto di silenzio in ricordo dei recenti tragici avvenimenti di morti sul lavoro verificatisi nelle ultime settimane nel territorio fiorentino e di tutti i lavoratori morti sul lavoro. Non potendo, nel rispetto della Legge 146 e dei regolamenti attuativi sul diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali, effettuare l’ora di sciopero generale prevista per oggi 7 ottobre, le lavoratrici ed i lavoratori del sito aeroportuale fiorentino vogliono, con il loro minuto di silenzio, ricordare la tragicità di una situazione generale davvero ormai insopportabile e solidarizzare con tutti i lavoratori e con le famiglie colpite da questi eventi dolorosi e luttuosi.