FIRENZE– Da un lato la delibera dell’Autorità di Ambito Medio Valdarno del 26 marzo 2007 che sanciva “il riconoscimento da parte dell’Autorità di un conguaglio sui ricavi nell’esercizio 2006 a favore di Publiacqua nella misura complessiva e forfettaria di 6milioni e 200mila euro per il pregresso” e stabiliva che “il suddetto conguaglio sui ricavi a credito di Publiacqua avverrà nel periodo 2008-2010, salvo diversi accordi tra le parti”.
Dall’altro un comunicato stampa della stessa Autorità in cui si precisava che “sulla base del Piano d’Ambito approvato nel luglio 2007, tale importo sarà riconosciuto a Publiacqua con le tariffe del 2011, pertanto non riguarda la tariffa del 2007, 2008, 2009 e 2010”.
Sulla difformità tra delibera e dichiarazione ufficiale interviene il Difensore civico regionale Giorgio Morales: “Quello che è stato scritto in delibera, peraltro riportato testualmente all’art.
3 dell’atto di transazione, non appare in linea con le dichiarazioni dell’Autorità rese attraverso un comunicato stampa datato 8 agosto 2007”. “Tale comunicato – scrive Morales in una nota trasmessa all’Ato3 e all’assessore alle Risorse idriche Marco Betti – era una precisazione data a seguito della comunicazione da parte del presidente del Comitato per la vigilanza sull’uso delle risorse idriche (CoViRI), della chiusura dell’istruttoria svolta dal Comitato sugli atti relativi alla prima revisione tariffaria del 26 maggio 2006, sull’atto di transazione e sulla revisione straordinaria stabilita con la delibera 11 luglio 2007”.
Stante quello che si apprende dalla nota del Difensore civico, nell’allegato 2 al Piano d’Ambito, e specificatamente alle pagine 11 e 12 e alle tabelle 6 e 7 riportate nel capitolo Aggiornamento dei conguagli 2002-2003 e conguaglio derivante dall’atto transattivo del 2007, il comunicato dell’Ato appare quantomeno “discordante”. Nel documento si legge infatti che “nella determinazione dell’ammontare complessivo dei conguagli deve essere incluso anche il conguaglio forfettario di 6.200.000 euro derivato dall’atto di transazione sottoscritto tra Publiacqua e Autorità di Ambito”.
A supportare il testo, la tabella 6 in cui è esattamente rintracciabile la somma e il testo che recita: “il conguaglio sui ricavi avverrà negli anni 2007-2011 secondo la distribuzione temporale riportata in tabella 7”.
“Se in quest’ultima tabella - continua la nota di Morales – la cifra forfettaria di 6milioni e 200mila euro non è perfettamente rintracciabile perché evidentemente inglobata nella somma dei conguagli dovuti al gestore, è quanto mai palese che quanto scritto in delibera e nel Piano d’Ambito non è quello che si evince dal testo del comunicato stampa dell’Autorità.
Le tabelle riportate nel Piano, fanno invece intendere che la somma forfettaria e complessiva stabilita con l’atto di transazione, è già parte integrante della restituzione dei conguagli quindi già imputata in tariffa”. Per far luce su tutta la questione che sarà oggetto di discussione anche in Aula nella seduta di oggi, martedì 30 settembre attraverso la proposta di istituire una commissione speciale d’inchiesta per “procedere ad una verifica della gestione di Publiacqua e delle tariffe idriche applicate”, il Difensore civico regionale, con un carteggio in cui sono state inseriti documenti, delibere e piani dell’Ato, chiede un “intervento e maggiori delucidazioni a assessore e Autorità d’Ambito"