Come ogni anno, a partire dal 1995, l'ultimo sabato e l'ultima domenica di settembre sono in Italia le Giornate Europee del Patrimonio, che quest’anno propongono come tema “Le grandi Strade della Cultura".
A Firenze apertura straordinaria e visita guidata del quattrocentesco Palazzo Lenzi, in piazza Ognissanti 2. Citato per la prima volta da Poliziano (1460), il palazzo non ha un’attribuzione chiara. Secondo Vasari (Vita dei Grandi Artisti) è opera di Brunelleschi. Una seconda teoria protende per Michelozzo, autore di Palazzo Medici-Riccardi, ma non si può escludere l’attribuzione ad un terzo, non identificato architetto.
L’aspetto è tipico del primo Rinascimento con finestre sporgenti e un tetto a gronda rappresentativo dell’epoca. E’ uno dei pochi palazzi ad aver conservato una facciata in aggetto, mentre altre furono abbattute per non ostacolare la circolazione e adombrare le strade. Degni di nota i graffiti di Andrea Feltrini, rappresentanti colonne. Quattro famiglie lo hanno posseduto i Lenzi (da cui il nome ancora oggi) , i Buini, i Quaratesi e i Pisani. Acquistato agli inizi del 1900 dal Governo francese, è oggi sede del Consolato Onorario di Francia e dell’Istituto Francese.
Le visite saranno guidate da Bernard Micaud, storico dell’arte e direttore dell’Istituto Francese e Cathy Pommier, dell’Ecole du Louvre.
Il 27 settembre sarà anche l’ultimo giorno disponibile per visitare “DOUCE FRANCE Campionario poco palpabile di oggetti da memoria”, mostra fotografica di Gianni Caverni, molto apprezzata e visitata fin’ora. Ispirandosi idealmente alla canzone di Charles Trenet Douce France, Caverni, fotografo e critico d’arte, ha incontrato i membri della comunità francese residente in Toscana, in parte selezionati tramite pubblico bando, in parte contattati appositamente, come nel caso dei detenuti francesi del carcere fiorentino di Sollicciano.
Nel corso degli incontri ha intervistato i suoi soggetti e ne ha fotografato gli oggetti della memoria, soprattutto memoria emotiva, quella che sa impregnare di significati intensi e complessi gli oggetti che ci accompagnano; ogni immagine è accompagnata da una frase, una sorta di didascalia estratta dalle motivazioni espresse dai proprietari degli oggetti nel corso degli incontri con l’autore.
Un weekend dedicato alla scoperta dell’immenso patrimonio artistico e culturale custodito nei luoghi simbolo di Asciano.
Sabato 27 e domenica 28 settembre Palazzo Corboli e il Museo Cassioli aprono le porte ai visitatori nell’ambito delle Giornate europee del Patrimonio promosse dal FAI e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Per l’occasione i due musei saranno ad ingresso gratuito. Il Museo civico archeologico e d’Arte Sacra di Palazzo Corboli propone la visita guidata ”Un panorama dell’arte senese del Trecento e del Quattrocento” alla scoperta dei numerosi capolavori presenti tra cui l’affascinante Natività della Vergine del Maestro dell’Osservanza.
Palazzo Corboli resterà aperto per tutto il weekend con orario 10.30-13 e 15-18.30 (visite guidate sabato 27 settembre ore 11.30 -15.30- 17.30, domenica 28 settembre ore 11.30 – 15 – 16.10 – 17.30). Al Museo Cassioli, invece, è in programma la visita guidata “L’Ottocento a Siena” dedicata alla scoperta dei capolavori della pittura senese del XIX secolo. La sede espositiva, che accoglie le opere di Amos e Giuseppe Cassioli, è stata recentemente rinnovata e arricchita da dipinti dei più importanti maestri dell’Ottocento senese di proprietà dell’Istituto d’Arte “Duccio di Buoninsegna” di Siena.
L’apertura è dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18 (visite guidate sabato e domenica ore 15.30 – 17). Per informazioni: Palazzo Corboli tel. 0577 719524, Museo Cassioli tel. 0577 717233.