Trenta le opere robbiane inedite, 16 i Comuni coinvolti. Questi alcuni numeri che sono stati annunciati martedì 23 settembre nel corso della convention di presentazione della mostra “I Della Robbia”. La mostra, che sarà inaugurata il 21 febbraio per chiudersi poi il 7 giugno 2009, vedrà alle sue spalle la stessa squadra che ha portato al successo la mostra di Piero della Francesca lo scorso anno. Un grande evento culturale e di promozione integrata del territorio che vuole cercare di rispondere al momento di crisi che l’economia sta attraversando con eventi di qualità, con progetti di innovazione.
Una mostra che non esporrà solo il poliedrico e affascinante percorso della terracotta invetriata ‘robbiana’ nel Rinascimento, tra il 1430 e il 1580 circa - dalle misteriose motivazioni della geniale “invenzione” di Luca della Robbia, alla straordinaria diffusione di questa “arte nuova, utile e bellissima” - ma soprattutto, per la prima volta saranno in mostra, il suo incessante e fecondo “dialogo” con le “tre arti sorelle” (scultura, pittura e architettura) e con il variegato mondo delle “arti decorative” (maiolica, porcellana, mosaico, vetro, smalti, oreficeria, tarsia marmorea e lignea, tessuti, stampe).
Ad Arezzo, sede della mostra che sarà ospitata come quella di Piero della Francesca nelle sale del Museo d’Arte Medievale e Moderna, arriveranno capolavori da tutto il mondo. I 16 Comuni coinvolti saranno legati insieme da 5 itinerari a tema, uno per ogni vallata, più quello per la città di Arezzo, tutti raccolti in un vademecum che affiancherà il catalogo principale della mostra.