Firenze– Approvata a larga maggioranza dal Consiglio regionale la nuova legge sulla cattura degli uccelli selvatici da richiamo per l’anno 2008. La proposta di legge, illustrata in Aula consiliare dal presidente della commissione Agricoltura, Aldo Manetti di Rifondazione comunista, è stata redatta ai sensi delle normative regionale e nazionale sulla caccia.
“In Toscana sono sei le province in cui è prevista la cattura degli uccelli selvatici da richiamo, attività per la quale esistono impianti ad hoc”, ha detto Manetti.
Che ha specificato che “le province in questione sono Firenze, Arezzo, Siena, Pisa, Lucca e Pistoia”. E ha sottolineato: “Il contingente catturabile, oltre che per specie, è suddiviso per impianto con una ripartizione prestabilita fra le province interessate. La legge è stata modificata rispetto alla sua impostazione iniziale prevedendo che il periodo di attività degli impianti di cattura sia compreso, invece che fra il 1° ottobre e il 31 dicembre, dal momento in cui sarà approvata la legge, cioè dalla settimana prossima, al 30 novembre 2008”.
Secondo Manetti “tale modifica serve a rendere la legge più coerente alla normativa di settore, accogliendo anche alcune osservazioni dell’Infs, l’Istituto nazionale per la fauna selvatica, che aveva espresso difficoltà ad esprimersi sulla proposta di legge a causa di una asserita inadeguata documentazione inviata, che a noi non risulta”. Nel corso del dibattito il capogruppo dei Verdi, Mario Lupi, ha rilanciato la richiesta, già posta all’inizio della seduta di Consiglio, di rimandare l’atto “chiaramente incostituzionale”.
Ha specificato a tal proposito Lupi: “La Corte costituzionale ha decretato l’illegittimità di un’analoga legge regionale della Lombardia e se un Tar ha accolto un esposto per quella normativa un altro Tar può accoglierne un altro per la legge toscana”. Ma la richiesta di Lupi non è stata accolta nel corso del dibattito. Non è stata ritenuta accoglibile da Piero Pizzi di Fi-Pdl che ha parlato di “legge senza problemi di incostituzionalità” e ha dichiarato il voto favorevole alla proposta e non è stata ritenuta accoglibile neppure da Nicola Danti del Partito democratico che ha aggiunto che “la legge richiamata da Lupi era in realtà diversa in quanto, al contrario di questa, normava le deroghe”.
Lupi ha quindi dichiarato che non avrebbe partecipato al voto e infatti così è stato. Poco prima della votazione, tuttavia, anche Roberto Benedetti di An-Pdl e Giuseppe Del Carlo dell’Udc hanno dichiarato il voto favorevole. Ma al momento della votazione ad esprimersi contro è stata Bruna Giovannini di Sinistra Democratica. La legge, dunque, è stata approvata con tutti voti favorevoli e un solo voto contrario. (mc)