“I quotidiani nei giorni scorsi hanno riportato la notizia di numerosi cittadini che si sono visti recapitare direttamente a domicilio verbali della Polizia Municipale con la contravvenzione di 160 € per aver violato uno dei divieti imposti dal Regolamento di Polizia Municipale, come per esempio aver steso i panni ad asciugare sul lato prospicente la via pubblica o per aver collocato la bici in sosta fuori dalle rastrelliere (che peraltro non c’erano) – dichiarano Luca Ragazzo, Capogruppo dei Verdi in Provincia e Tommaso Grassi, Portavoce Provinciale e Capogruppo al Quartiere 5 – In questi giorni di vacanze gli agenti di Polizia Municipale, con tanta solerzia, hanno applicato le sanzioni previste dal nuovo regolamento - che peraltro la gran parte dei cittadini neppure conosce – ed è davvero singolare scoprire che in realtà il nuovo regolamento ad oggi non è ancora esecutivo!” “Dall'11 agosto il Comune di Firenze sta applicando il nuovo Regolamento di Polizia Municipale (ribattezzato sotto l'eufemistica dizione di "Norme per la civile convivenza in città"): da allora sono scattate una serie di controlli e sanzioni per una serie di "singolari divieti" che, esclusivamente, il regolamento ha previsto - affermano gli esponenti del sole che ride – Per i nuovi divieti previsti nel Regolamento di Polizia Municipale la delibera del Consiglio Comunale non è ancora esecutiva (lo sarà solo a partire da domani lunedì 25 agosto!) e anche se è difficile da credere le multe finora inflitte ai fiorentini che hanno violato i nuovi divieti, sono illegittime ed è, quindi, possibile ricorrere legalmente e richiedere l’annullamento della multa” “Il "Testo Unico degli Enti locali"- D.Lgs 267/2000 - stabilisce all'art 134 che “le deliberazioni ...
diventano esecutive dopo il decimo giorno dalla loro pubblicazione”, la quale a sua volta è disciplinata dall’ art. 124, secondo cui “tutte le deliberazioni del Comune … sono pubblicate mediante affissione … per quindici giorni consecutivi, – rilevano i due Verdi – Il Ministero dell’Interno ha emesso parere interpretativo il 22 marzo e il 13 settembre 2006 rispondendo a specifici quesiti sulla "esecutività" delle delibere e richiamando in proposito anche la sentenza della Corte di Cassazione, n.
4397 del 3 maggio 1999: il risultato è che "il periodo di dieci giorni necessari per l'esecutività delle deliberazioni stesse andrà a decorrere dal giorno (16°) successivo al completamento del periodo di pubblicazione” poichè è facoltà del cittadino prendere visione dell’atto anche al 15° giorno della pubblicazione” “Nel caso del Regolamento di Firenze, non essendo stata votata in Consiglio Comunale la immediata esecutività, i 10 giorni quindi non possono che decorrere dal 16° giorno come confermato anche dal parere espresso dal coordinatore del Dipartimento giuridico dei Verdi Dott.
Andrea Fossi, quindi visto che risulta che la pubblicazione sia decorsa dal 1° agosto: se aggiungiamo i 15 giorni previsti per completare la fase di pubblicazione, e aggiungiamo gli altri 10 giorni (successivi) previsti per la esecutività della delibera si vedrà che ancora il regolamento "non è esecutivo": sarà in vigore infatti solo da domani 25 agosto – sottolineano i Capogruppo in Provincia e al Quartiere 5 - Tutte le multe emesse, relative alle infrazioni del Regolamento di Polizia Municipale, nel periodo successivo ai primi 10 giorni dopo la pubblicazione (11 agosto) e fino al 10° giorno successivo all’ultimo giorno di pubblicazione (25 agosto) sono semplicemente illegittime” “Quanto accaduto finora, devono riconoscere l’Assessore Cioni e il Comandante Bartolini, è sintomo del mancato equilibrio tra la necessità di innalzare il livello di coscienza civile, anche attraverso l'osservanza di regole, e la sensibilità alla giustizia e all'equità degli interventi sanzionatori – fanno notare Ragazzo e Grassi – Avevamo ragione quando abbiamo sostenuto, prima dell’approvazione in Consiglio Comunale, che il regolamento imponeva nuovi divieti e nuove norme, difficilmente digeribili in poco tempo da cittadini, e che affidava poteri totalmente discrezionali alla Polizia Municipale, che in questi giorni hanno prodotto un´inutile e folle persecuzione degli abitanti di Firenze.” “Chi fosse stato multato - concludono rendendosi disponibili verso i cittadini - potrà ricorrere per richiedere l’annullamento della sanzione inflitta dagli agenti di Polizia Municipale in missione punitiva portando i pareri del Ministero, che forniremo a chiunque ce li richieda, a propria difesa.”
"Come al solito la sinistra non finisce di stupire sul regolamento di Polizia Urbana.
Lo dichiara il consigliere di F.I. Pdl Jacopo Bianchi. Non solo per la questione delle cicche in terra e la relativa mancanza dei posacenere e per il conseguente dietrofront, - continua Bianchi - non solo per i venditori abusivi, poi più volte scoperti in varie zone della città a vendere come l’altro giorno al Piazzale Michelangelo, o per quelli, che avevano steso il tappetino di fronte Palazzo Vecchio proprio sotto l’ufficio dell’Assessore Graziano Cioni, - aggiunge il consigliere azzurro - oppure per i vigili nel multare in via Baccio Bandinelli nel quartiere dell’Isolotto i panni tesi di alcuni cittadini con problemi di salute anche molto gravi.
Oggi invece in tutta tranquillità - dichiara Bianchi - una signoria, munita di trolley, nell’aiuola antistante la centralissima Piazza Beccaria, verso le ore 16 violando l’articolo 15 comma h, svuotava dei grandi sacchetti di riso per i piccioni che numerosissimi e violentemente si sono alzati in volo per cibarsi del riso versato sul prato che mi ha ricordato la scena del thriller del 1963 Gli uccelli di Hitchcock. Questa scena che non ho potuto fare a meno di fotografare – continua Bianchi - per dimostrare quanto siano già falliti i tentativi della sinistra del Pd nel mostrarsi, a parole, attenti al decoro ma poi nei fatti assolutamente inesistenti.
Non solo - continua Bianchi - ricordo che i piccioni portano anche gravi malattie e quindi far rispettare l'articolo 15 non riguarda il decoro bensì riguarda la salute pubblica e l'igene. Sembra - conclude Bianchi - che invece di attuare un regolamento per la Civile convivenza in città ci sia l'attuazione di un regolamento che porta il nome ' Attenti passa lo sceriffo".