Chi ha ucciso Giulio Cesare? Che cos'ha in comune l'omicidio di Pasolini con la tragedia di Cogne? E le morti per avvelenamento “sospette” di Pico della Mirandola e di Poliziano, o di Giacomo Leopardi, il cui cadavere è scomparso? La soluzione a molti dei gialli delle cronache dei giorni nostri si trova nei grandi "casi giudiziari" del passato che spesso celano la chiave per risolvere i misteri che le moderne tecniche forensi e dell’investigazione non riescono a svelare. Ecco come i casi più eclatanti della storia diventano il campo di prova per tutte quelle indagini archiviate senza colpevole, e-files che a distanza di decenni, anche di secoli attraggono la fantasia di studiosi e di scienziati.
Al Caffè della Versiliana di Marina di Pietrasanta, martedì 29 luglio (inizio ore 18. Ingresso gratuito) nell’ambito della rubrica “I Percorsi del ‘900” si spostano le lancette del tempo in avanti ed indietro confrontando prove, modus operandi, moventi e identikit dei grandi gialli della storia. A guidarci tra indagini, prove, indizi, reperti, e sopralluoghi sulla scena del crimine l’esperto per eccellenza, Luciano Garofano, comandante dei Ris di Parma e scrittore che presenterà il suo ultimo saggio-romanzo storico “Delitti e misteri del passato” a cui si sono dedicati anche lo storico e antropologo Giorgio Gruppioni e il regista Silvano Vinceti, Carlo Venturini, professore ordinario Discipline Romane alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Pisa e un altro esperto, il professore specialista in criminologia clinica e docente all’Università dell’Aquila, Saverio Fortunato.
Un viaggio tra passato e presente, tra storia e letteratura nelle scene crime più intricate e affascinanti della storia.