Firenze– L’amministrazione comunale di Firenze sta seguendo tutte le procedure di legge per le previsioni urbanistiche di Castello, dopo aver avviato un procedimento per una nuova variante urbanistica. Tenuto conto della presenza di un Accordo di programma sottoscritto nel 1999, il Comune ha chiesto alla Regione Toscana la convocazione del Collegio di vigilanza per valutare se la modifica proposta abbia effetto sull’accordo stipulato a suo tempo. Quanto all’ipotesi di localizzazione del nuovo stadio di calcio all’interno dell’area di Castello, la Regione Toscana non ha ricevuto informazioni a proposito.
Lo ha spiegato in aula il vicepresidente della Giunta regionale Federico Gelli, che ha risposto a un’interrogazione presentata da Marco Carraresi (Udc) in merito alle ipotesi di variazione delle previsioni urbanistiche dell’area del piano urbanistico esecutivo (Pue) di Castello.
Carraresi aveva chiesto se l’amministrazione regionale fosse stata formalmente coinvolta nelle ipotesi di modifica del Pue di Castello, quale fosse l’iter procedurale necessario per le eventuali modifiche e se l’ipotesi di localizzazione del nuovo stadio di calcio all’interno dell’area di Castello apparisse in ogni caso compatibile con la previsione di ulteriori funzioni previste nelle aree limitrofe all’area in questione.
Gelli ha chiarito che sulla nuova ubicazione dello stadio non è pervenuta alcun atto nè informazione alla Regione, e che l’ipotesi al momento è esclusivamente oggetto di un dibattito politico. “Se questa ipotesi, non considerata nel documento di avvio della variante, venisse formulata ufficialmente – ha detto il vicepresidente – dovrà essere oggetto di valutazione integrata ai sensi della normativa regionale vigente”. Carraresi si è dichiarato soddisfatto della risposta, giudicandola “chiarificatrice rispetto alle notizie uscite sui giornali”.
“Lascia sconcertati – ha aggiunto il consigliere Udc – la faciloneria con cui alcuni amministratori affrontano una questione importante come quella dello stadio, lanciando ipotesi solo per finire sui quotidiani”. (cem)