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Aeroporto: decalogo di richieste con tavolo di concertazione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 luglio 2008 14:24

Firenze, 3 Luglio 2008- «E' stata un'assemblea affollata e positiva, ieri sera a Quaracchi, per discutere del presente e del futuro dell'aeroporto, con un centinaio di cittadini e numerosi consiglieri comunali presenti, e abbiamo approvato un decalogo di richieste che presenteremo all'amministrazione comunale». Così ha commentato Angelo Cappelletti, presidente di Legambiente Firenze, fra i promotori dell'assemblea pubblica di ieri, insieme al gruppo Luda SMS Peretola, Amici della Terra e Comitati spontanei di zona.

«Vogliamo un tavolo di concertazione fra associazioni, cittadini e Comune per affrontare la questione aeroporto e il suo temuto sviluppo con nuove piste – ha continuato il rappresentante di Legambiente - perché prima ancora di parlare del potenziamento dell'aeroporto il Vespucci deve diventare "sostenibile" per il territorio e per i suoi abitanti, minimizzando gli insostenibili effetti attuali ed evitando il peggioramento che potrebbe derivare dalle ipotesi di ulteriore potenziamento dello scalo».

A conclusione dell'assemblea è stato approvato il seguente "decalogo" di richieste e di priorità all'Amministrazione Comunale di Firenze:
1) occorre prioritariamente intervenire per riportare nei limiti di legge l'impatto acustico che ha l'aeroporto, in modo inaccettabile nei centri abitati di Quaracchi, Brozzi e Peretola, sollecitando ADF ad attuare immediatamente il sistema di monitoraggio acustico collegato alle tracce radar come elemento per valutare l'effettiva possibilità di rispettare il limite acustico dei 60 dB(A), che i rilievi ARPAT disponibili rivelano invece essere ripetutamente sforato grazie ai velivoli in atterraggio più grandi e più rumorosi di prima e ai frequenti ritardi notturni che protraggono l'orario di atterraggio dei velivoli sino anche le due della notte;
2) rendere pubblici sia il progetto di monitoraggio di ADF (posizione delle centraline, modalità di rilievo) sia i risultati ottenuti;
3) ottenere da ADF notizie certe sul piano di risanamento acustico a cui è obbligata (entro scadenze già superate) e sottoporre lo stesso ad analisi pubblica;
4) realizzare uno studio sullo stato di salute del territorio come aggiornamento ed integrazione della VIS realizzata dall'Azienda Sanitaria Regionale per il progetto dell'Inceneritore di Rifiuti, sulla base dell'evoluzioni recenti del territorio ed includente anche valutazioni sul carico ambientale dovuto all'aeroporto;
5) ridurre l'orario di agibilità dall'attuale 06.30-23.00 (per giunta sforato dai frequenti ritardi) ad un più consono al riposo 07.00-22.00.


6) arrivare al contingentamento dei voli, come all'aeroporto romano di Ciampino, con modalità idonee alle proporzioni ridotte del nostro scalo che non si può permettere più di 70-80 voli complessivi al giorno (il nuovo orario estivo prevede dieci voli giornalieri in più rispetto all'orario invernale e cinque-sette voli in più rispetto al 2007);
7) potenziare i collegamenti con l'aeroporto di Pisa puntare all'integrazione e al potenziamento dei collegamenti sia con Pisa, in un'ottica d'integrazione regionale con gli altri scali della Toscana, che con Bologna, visto che con la realizzazione della linea dell'alta velocità per raggiungere da Firenze il capoluogo emiliano occorreranno 35 minuti;
8) discutere in tempi brevi in Consiglio Comunale la questione "aeroporto", con l'approvazione di mozioni e di atti che abbiano lo scopo di rendere "sostenibile" l'aeroporto stesso;
9) garantire che l'eventuale costruzione del nuovo stadio nell'area Fondiaria di Castello, collegato anche allo sviluppo dell'aeroporto e alla eventuale nuova pista, non renda impossibile la vita agli abitanti delle zone vicine e confermi il progetto integrale del parco previsto con 22 mila alberi, non solo ai fini residuali e di vincoli aeroportuali ma soprattutto di qualificazione ambientale dell'area, e il mantenimento del parco di Focognano;
10) occorre uno studio approfondito per valutare se la realizzazione di una pista parallela e bidirezionale o più lunga di 400 metri oppure obliqua diminuisce o invece aumenta la quantità di popolazione esposta al rumore causato dagli atterraggi e decolli su un'area diversa rispetto a quella attuale, con la evidente possibilità di spostare il rumore anche in altre zone, come il Polo Universitario, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Firenze Nova, Via Baracca, Novoli e Castello.

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