Il 21 maggio scorso, presso la Casa d’Aste Pandolfini, a Firenze, è stato battuto ed acquistato dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze un olio su tavola di Felice Casorati raffigurante il bozzetto scenografico per l’Atto I dell’opera lirica la “Vestale”, nella prima edizione del Maggio Musicale svoltasi nel 1933, diretta da Vittorio Gui su musiche di Gaspare Spontini e libretto di Victor étienne de Jouy. Il melodramma, ambientato nella Roma di Giulio Cesare, fu rappresentato per la prima volta a Parigi il 15 dicembre 1807 e ruota attorno alla figura di Giulia, votata al culto della dea Vesta ma innamorata del generale Licinio di ritorno nella capitale da una vittoriosa campagnia in Gallia.
La scena illustrata da Casorati, secondo le indicazioni del libretto, fa riferimento alla piazza di Roma antica dove sorge il tempio di Vesta e si consuma, in un tripudio di folla, il trionfo di Licinio che, nell’occasione, incontra l’amata alla quale è demandato dalla Gran Sacerdotessa il compito di incoronarlo con il serto di alloro riservato ai vincitori. Negli altri due atti, la storia di un amore apparentemente impossibile prosegue tra alterne vicende per sciogliersi infine con un lieto epilogo.
Il bozzetto acquisito dall’Ente Cassa fu disperso in epoca imprecisata.
La sua comparsa sul mercato presso la Casa d’Aste Pandolfini costituisce un importante evento culturale, in quanto, con la perdita del bozzetto ora ritrovato si era dissolta anche la memoria, soprattutto sul piano cromatico, della scena ideata da Felice Casorati per l’Atto I dell’opera spontiniana, giacchè l’impianto scenografico dipinto sulla base del bozzetto stesso era a sua volta andato perduto, purtroppo irrimediabilmente, durante l’alluvione del 1966.
Si deve a Moreno Bucci, Conservatore dell’Archivio Storico del Teatro del Maggio, l’aver segnalato con tempestività l’esistenza sul mercato del prezioso documento che, d’intesa tra la Fondazione del Teatro e l’Ente Cassa, è stato alfine definitivamente recuperato.
Come sottolinea lo stesso Bucci, la partecipazione di Felice Casorati e di altre personalità come Giorgio De Chirico e Mario Sironi al Maggio del 1933, inaugura un lungo periodo di impegno dei più grandi artisti italiani alla ideazione degli apparati scenografici per gli spettacoli del Teatro Comunale.
Per il Presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Edoardo Speranza «La fortunata acquisizione del bozzetto di Felice Casorati è una iniziativa culturale che ci ricorda un’epoca d’oro del Maggio Musicale Fiorentino.
Il suo ritrovamento è di buon auspicio per tutti coloro che si stanno adoperando per il rilancio e il nuovo corso di una delle istituzioni più prestigiose di Firenze e del nostro Paese».
Francesco Giambrone, Sovrintendente del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, ha espresso la propria gratitudine all’Ente, che con il suo intervento ha permesso il recupero di un’opera di tale importanza. «La collaborazione fra le due Istituzioni si conferma e rafforza nel nome della cultura – ha dichiarato -: spero che l’opera ritrovata possa andare ad arricchire quello che sarà il Museo di archivi e bozzetti del nuovo Teatro che sorgerà alle Cascine, e che permetterà di rendere visibile ai frequentatori il grande patrimonio custodito nei nostri archivi e che, già tutelato dalle competenti Soprintendenze, costituisce un’autentica galleria d’arte moderna di inestimabile valore”.
Intanto, il bozzetto di Casorati verrà esposto al pubblico in occasione della riapertura autunnale del Teatro quando, prima della vera e propria Stagione, si avvierà l’esperimento “popolare” intitolato RecondiArmonia: dall’11 al 26 ottobre, in due settimane, si alterneranno tutte le sere opere di grande richiamo come Tosca, Boheme e Cavalleria rusticana.
(s.c. – e.b.)