Sabato 28 giugno alle ore 21.30 al Parco Pertini di Agliana (Pistoia), Gao Xingjian, Premio Nobel per la Letteratura 2000 presenterà in anteprima nazionale il suo nuovo libro, “La fuga” (Titivillus Edizioni - traduzione e cura di Simona Polvani). Si tratta di un suo testo teatrale scritto nell'89, ispirato ai fatti di Piazza Tienanmen, di cui ricorre il ventennale la prossima primavera.
Gao è uno straordinario drammaturgo e regista teatrale, conosciuto in Italia sopratutto per i romanzi e racconti e parlerà di teatro, letteratura, pittura, etica, estetica, Cina, in un momento in cui tutti i riflettori sono puntati sulla Repubblica Popolare Cinese a causa delle imminenti Olimpiadi di Pechino.
A dialogare con Gao, per presentare La fuga, Federico Rampini, una delle firme più prestigiose del giornalismo italiano e tra i massimi esperti di Cina, editorialista di Repubblica e corrispondente dalla Cina, autore di numerosi libri, tra i quali Il secolo cinese, L'ombra di Mao e L'impero di Cindia ( tutti editi da Mondadori).
A seguire, alle 22.30, sarà proposta la lettura scenica del testo teatrale, in una nuova versione itinerante nel parco, con la regia dell'artista francese Philippe Goudard, uno tra i più amati attori - registi di Gao e con l'interpretazione di Diana Hobel, Enrico Falaschi e Andrea Giuntini e il disegno luci del light designer Franco Marri.
“Incontro con Gao Xingjian”, per l'interesse artistico fortemente voluto e sostenuto dal Comune di Agliana, che ha contribuito anche alla pubblicazione del volume, è ideato e curato da Simona Polvani, in collaborazione con il Teatrino dei Fondi e il Centro di Scrittura Drammaturgica La Loggia di San Miniato, TAOMArte e la compagnia francese Aries&Scorpio. Si tratta di una ulteriore tappa sul lavoro drammaturgico dello scrittore cinese, dopo la prima due giorni dedicata a Gao, che si è svolta al Teatro Quaranthana a San Miniato e alla Scuola Normale di Pisa a fine 2006.
Gao Xingjian, cinese rifugiato politico in Francia, di cui ha acquisito la cittadinanza nel 1998, è un'artista totale, che coniuga in modo originale e raffinato oriente e occidente. Narratore, poeta, saggista, drammaturgo, regista, cineasta, pittore, è stato il primo autore cinese a essere insignito dall’Accademia Svedese del prestigioso riconoscimento letterario. Conosciuto in Italia sopratutto per i suoi romanzi e racconti, tra i quali in particolare La Montagna dell'anima (Ed. Rizzoli), Gao è in realtà un autentico “uomo di teatro”: attore, drammaturgo e regista.
Autore di pièce che hanno rivoluzionato il teatro tradizionale in Cina negli anni '80, facendolo assurgere a uno dei pionieri dell'avanguardia teatrale, Gao con le sue opere ha scatenato grandi polemiche poiché in dissenso con i canoni dell'arte ufficiale post maoista. Spesso i suoi spettacoli sono stati censurati, anche nella fase delle prove. Lasciato per questo motivo il proprio paese di origine, una volta in Europa, Gao ha continuato a portare avanti, nel corso degli anni, una ricerca sull'estetica teatrale e sulle tecniche della pratica teatrale, per un teatro che risponda alle esigenze profonde dell'essere umano, di notevole interesse, confluita anche in una poderosa riflessione saggistica, si ricorda in particolare il saggio Alla ricerca di una forma moderna di teatro (1988).
La Fuga, che segna uno spartiacque nella sua vita, poiché da quel momento è stato dichiarato persona non grata dalla Repubblica Popolare e tutte le sue opere sono state messe al bando in Cina, è uno dei suoi testi più classici, per quanto riguarda la struttura, ma si propone anche come un manifesto dello status di artista, che per mantenere la propria libertà di espressione deve rimanere al margine della società. È questa “la fuga”, perenne e irrisolta che Gao artista e uomo sceglie.
Il libro La Fuga esce nella collana “Lo Spirito del Teatro” per la Titivillus (pagg.112, €.
10,00). Si compone del testo teatrale di Gao, preceduto da una introduzione di Simona Polvani, che è la traduttrice del testo teatrale e la curatrice del libro. Chiude il volume una sezione “documenti”, con materiali biografici, teatrografici e bibliografici, mai apparsi fino ad ora in una pubblicazione italiana su Gao. Con La Fuga, la Titivillus, casa editrice toscana di San Miniato, riconferma così la sua attenzione verso la drammaturgia contemporanea internazionale, e il testo teatrale in particolare, dopo la recente pubblicazione dei saggi dedicati al teatro di Copi e al Living Theatre con la conversazioni con Judith Malina.