Quale futuro per il Pisa? Già quale futuro se il suo presidente, Leonardo Covarelli, lo mette in vendità e intanto ha acquistato già un'altra società, ovvero il Perugia, lui perugino di nascita. Sgomento,tristezza, tradimento, presi in giro, queste le prime parole dei tifosi pisani. Covarelli una settimana fa era andato a parlare con il sindaco di Pisa Filippeschi, era intervneuto in una nota trasmissione neroazzurra, lo aveva ribadito alla festa del Pisa, "non vendo e progetto un grande futuro per la società e la città" queste le parole di Covarelli, che,inoltre, aveva anche affermato "il Perugia non è nei miei desideri".
Invece era proprio nei suoi sogni, lui tifoso da sempre della squadra umbra. Niente di male in questo, ma poteva dirlo alla città di Pisa, per tempo e non ora, adesso lascia, mette in vendita quando il calciomercato è già aperto, quando bisogna ripianare i debiti di gestione(sembra 5 milioni di euro), quando bisogna pensare all'iscrizione al campionato di serie B. "Non è in pericolo l'iscrizione al torneo di B, ma serve subito un nuovo padrone se Pisa vuole fare un campionato di vertice" ha detto Covarelli prima di partire per Perugia.
Ma già metterlo in vendita adesso e non quindici giorni fa è quasi un condanna per il club toscano. C'è aria di fallimento, di retrocessione, di sofferenza sportiva, se non arriverà e presto un nuovo proprietario che salvi il patrimonio giocatori, categoria e staff tecnico. Andrea Bulgarella, massimo sponsor del Pisa Calcio, e che nei primi tre mesi del 2008 è stato il socio di maggioranza e che vanta un'opzione di acquisto fino al 30 giugno, ha detto di non essere attualmente interessato all'acquisizione della società.
Insomma tante nuvole nere sul Pisa e su Pisa. Sembra lontanissima la festa solo di un anno fa per la promozione della squadra in serie B e lontano il tripudio di venti giorni fa per il gran campionato del Pisa con l'acceso ai play-off, nerazzurri poi sconfitti in semifinale dal Lecce. Covarelli scappa a Perugia, nella sua Perugia, lasciando Pisa dopo tre anni. E' arrivato che nessuno lo conosceva, è stato amato, osannato, e ora ripaga la grande passione dei tifosi pisani andando via in malo modo.
Sarebbe bastato dirlo quindici,dieci giorni fa(tanto aveva già deciso) e Pisa avrebbe capito e lo avrebbe ringraziato. Così invece lascia con una squadra in via di smembramento, con il rischio iscrizione e con alle porte, comunque, un campionato di sofferenza, estrema sofferenza sportiva. A meno che non arrivi il salvatore della patria pisana, un imprenditore che prima che tutto diventi cenere sappia ridare fiato e fuoco alla brace nerazzurra che aspetta ,come sempre, solo un segnale per scatenarsi in una gigantesca torcia pronta ad avvolgere e a far scomparire tutto il male fatto da Covarelli o da "Furbarelli".
In questo caso il nome sceglietelo voi!!