Il possesso del ponte principale della città, a Pisa diventa il pretesto per uno spettacolare gioco in costume le cui origini si perdono nella notte dei tempi.
Già all'epoca dei Medici, le due parti rivali della città divise dall'Arno si impegnavano in finti combattimenti per contendersi il possesso del ponte.
Ancora oggi la fazione di Tramontana partecipa al gioco avvicendandosi con le proprie squadre che rappresentano le proprie Magistrature (Santa Maria, San Francesco, San Michele, Mattaccini, Calci e Satiri) contro quelle di Mezzogiorno (Sant'Antonio, San Martino, San Marco, Leoni, Dragoni e Delfini).
Sul Ponte di Mezzo, i combattenti in costume si spingono simulando finti combattimenti per spostare il carrello posto nella metà del ponte verso la parte opposta appartenente alla squadra avversaria. La squadra che riesce a spingere gli avversari nella loro piazza si aggiudica la vittoria.
Il combattimento è preceduto dal Corteo Storico in cui gli oltre 700 figuranti sfilano sui Lungarni indossando bellissimi costumi di foggia spagnola realizzati nel XVI secolo. Le truppe di Tramontana e di Mezzogiorno, divise anche durante il corteo, sfilano separatamente dando in realtà vita a due cortei distinti.
