Firenze, 7 maggio 2008- Si tratta di una prima vittoria per la Cia Toscana che nei mesi scorsi aveva presentato un dossier dettagliato, con cinquanta casi esemplari spalmati in tutta la regione, delle anomalie burocratiche ai danni delle aziende agricole. Oggi la Giunta regionale toscana, attraverso una circolare, ha eliminato una di quelle anomalie anche se la strada verso la modifica delle legge regionale n. 1/05 è ancora lunga e tortuosa. Per questo – annuncia la Cia Toscana – proseguirà la mobilitazione in tutto il territorio, a livello regionale e locale.
La norma sulla rimozione degli annessi (art. 41) è però considerata ancora vessatoria, perché impone all’impresa agricola oneri burocratici e finanziari aggiuntivi pesantissimi; ingiusta perché all’agricoltura vengono impropriamente posti oggi vincoli, limitazioni ed oneri per evitare che altri possano domani lucrare rendite speculative dagli immobili rurali; inutile perché non serve a fermare le crescenti spinte speculative e di appropriazione dei territori rurali per destinazioni diverse.
Le normative urbanistiche nelle aree rurali – sottolinea la Cia toscana - stanno portando ad una vera e propria paralisi degli investimenti del comparto agricolo. Fra le criticità maggiori la lungaggine delle procedure, la definizione della figura dell’imprenditore agricolo, la questione degli impianti energetici, le opere di prevenzione dei danni da ungulati, l’interpretazione delle norme sulle aree ad esclusiva e prevalente funzione agricola.