Firenze, 01.05.08- Tutto quel che c'è da sapere sul mito e sull'arte della Chimera, il mostro raffigurato nel celeberrimo bronzo etrusco oggi al Museo Archeologico di Firenze, è contenuto in una nuova pubblicazione curata dallo scienziato Ugo Bardi per Edizioni Polistampa e intitolata, appunto, Il libro della Chimera. Storia, rappresentazione e significato del mito (pp. 144, illustrato, euro 13,00). Sono approfonditi, come mai prima in un volume monografico, origini e storia di quel particolare mito risalente a epoche molto remote, quando la Chimera - testa di capra su corpo di leone e coda di serpe - era la bestia del tuono sacra alla dea Inanna dei tempi dei Sumeri.
Un mito poi raccolto dagli Etruschi, che ne hanno lasciata un'immagine impressionante nella Chimera di Arezzo. Un mito che venne rilanciato con il ritrovamento fortuito di quest'opera d'arte durante la costruzione delle fortificazioni medicee di Arezzo nel 1553. Bardi arriva a definire significato e storia della Chimera al termine di uno studio decennale. La sua ricerca è estesa a dati e notizie raccolti in molti campi diversi: archeologia, linguistica, mitologia, orientalistica, psicologia, storia dell'arte, filologia classica.
Il risultato è un godibile excursus storico-artistico-mitologico che rispetta i canoni della divulgazione e non indulge mai a toni dogmatici.
Il volume è presentato da Fabio Roggiolani e aperto da una prefazione di Olimpio Musso. Ugo Bardi, fiorentino, è nato nel 1952. È docente dal 1992 presso l'Università di Firenze. È autore di molteplici contributi in vari campi della scienza, noto soprattutto per la sua visione del futuro in termini di potenziale esaurimento delle risorse planetarie.
Aggiorna da anni un sito Internet dedicato proprio al mito della Chimera.
Antonio Pagliai