A dover pagare è una associazione culturale di volontariato di Firenze. A fronte di una fatturazione media di circa 100 euro bimestrali, l'improvvisa richiesta di una cifra astronomica ha messo in crisi l'associazione e, giustamente, prima di pagare hanno voluto verificare cosa era successo. La Federconsumatori si è attivata e, a fronte del fatto la richiesta era motivata da connessioni non riconosciute e procurate con l'inganno, Federconsumatori ha chiesto a Telecom una conciliazione che purtroppo si è conclusa negativamente: "Ovviamente -spiega Romei Romei, Presidente di Federconsumatori Toscana- abbiamo insistito e portato il caso di fronte alla Autorità per le Telecomunicazioni che ha riconosciuto le ragioni dei nostri soci ed ha disposto la riduzione del 75% della spesa e messo a carico di Telecom il rimborso delle spese sostenute dall'Associazione.
Ogni giorno la Federconsumatori tratta disservizi telefonici, ogni giorno riusciamo a risolvere decine di casi che hanno avuto la disavventura di vedersi disattivare il telefono, di vedersi addebitare somme non dovute, richieste di pagamento per traffico arretrato. Tutti casi che normalmente, con una trattativa diretta con Telecom e con le altre compagnie telefoniche riusciamo a risolvere, spesso positivamente. Frequente è anche il fatto che si chiede il trasferimento o l'attivazione di una linea telefonica e, invece dei 10 giorni previsti, viene attivata dopo molto tempo.
In quesati casi riusciamoi ad avere, oltre l'indennizzo previsto dal contratto, anche il risarcimento del maggior danno causato dal disservizio della compagnia telefonica".