Firenze, 02.04.08- Pochi lo sanno ma la città di Arezzo ospita dal 1999 un centro di eccellenza mondiale dedicato alla chirurgia dell’uretra, un “campione” del made in Italy, ben oltre i tanto decantati primati nella gastronomia e nella moda. Anima e fondatore della struttura è il professor Guido Barbagli, aretino, 58 anni, docente e specialista di chirurgia urologica ricostruttiva, che mette nella medicina la passione e un particolare fare da “artigiano” tipico della gente in Toscana.
Ad Arezzo, ogni anno si fanno curare, nel Centro del professor Barbagli, più di 500 pazienti provenienti dall’Italia e dall’estero. Nel centro di Chirurgia dell’uretra vengono addirittura ideate, studiate e messe a punto le tecniche chirurgiche d’avanguardia per la cura e la ricostruzione del canale uretrale le quali poi fanno scuola in tutto il mondo. Ogni anno il centro accoglie almeno 30 specialisti in visita per lavorare a diretto contatto con il professor Barbagli e allargare le loro conoscenze in questo campo.
Tutta l’attività del centro è documentata su Internet in un sito che è lo specchio fedele di quanto accade e che riporta sia i successi che gli insuccessi, tanto da farlo ritenere dagli esperti un unico esempio al mondo di trasparenza nel settore. Grazie a questa possibilità i pazienti possono prendere visione delle patologie curate e degli interventi svolti ad Arezzo in modo dettagliato e con statistiche complete. Ovviamente il sito rispetta la privacy dei pazienti e si completa assolvendo a funzioni divulgative, informative e didattiche relative all’intera attività.
Nel centro si fa anche molta formazione e numerose sono le iniziative in questo senso. Le competenze maturate vengono trasferite a specialisti italiani ma anche di India, Germania, Olanda, Cile. Ad aprile 2008, per esempio, sono attesi otto urologi da Svezia, Norvegia, Finlandia e Danimarca. A giugno ci saranno 10 urologi per svolgere un mese di training provenienti da Cina, Messico, India, Egitto, Spagna e Arabia Saudita. L’attività del Centro di Chirurgia dell’Uretra di Arezzo si svolge principalmente presso l’ospedale pubblico di San Donato e secondariamente presso la casa di cura Poggio al Sole accreditata presso il Servizio sanitario nazionale (Ssn) per cui i pazienti vengono assistiti in regime di convenzione con il sistema sanitario pubblico.
Guido Barbagli, l’uomo che conduce le attività della struttura aretina, può essere attualmente considerato l’urologo italiano più conosciuto al mondo, uno dei cervelli che potrebbe abbandonare il Paese e fuggire come tanti altri, e che invece ha messo a frutto la sua capacità e le sue esperienze all’estero, in particolare negli Stati Uniti, per mantenere alto il nome della medicina del Belpaese.
Originario di Pieve Santo Stefano (Arezzo), Barbagli abita a Firenze dal 1968, città dove si è laureato presso l’università degli studi e dove ha mosso le prime fondamentali esperienze nella più grande e qualificata clinica urologica italiana degli anni ’70 e ’80, all’ospedale di Careggi, lavorando a fianco di grandi specialisti come il professor Alfiero Costantini e Ruggero Lenzi.
Dal 1995 Barbagli si reca negli Stati Uniti, un passaggio fondamentale nella sua carriera perché gli permette di lavorare con il top della chirurgia mondiale. Prima è alla Duke University, poi all’università di San Francisco. Nel corso degli anni si è stabilita una forte collaborazione tra la realtà aretina di Barbagli e le università americane da cui oggi scaturiscono importanti risultati scientifici. Il professor Barbagli è professore a contratto al San Raffaele di Milano e all’università di Modena dove insegna alla Scuola di specializzazione in urologia.
(Antonio Pagliai)