Donne: più numerose degli uomini e sempre più istruite
Eppure nel mondo del lavoro in poche occupano i 'piani alti'

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 marzo 2008 12:56
Donne: più numerose degli uomini e sempre più istruite <BR>Eppure nel mondo del lavoro in poche occupano i 'piani alti'

Trenta milioni le donne in Italia al primo gennaio del 2007 (il 51,4% della popolazione). Tuttavia il dato percentuale varia con il variare della classe d'età: a meno di 20 anni ci sono 94 donne per 100 uomini, mentre tra le persone oltre gli 80 anni ci sono ben 199 donne per 100 uomini.
Ciò significa soprattutto una maggiore longevità della donna rispetto all'uomo: mediamente 6 anni in più (84 contro 78).
In diminuzione il tasso di nuzialità (matrimoni/popolazione) negli ultimi dieci anni e passato dal 4,8 al 4,2 ‰, stabili, invece, il numero medio di figli per donna e l'età media al parto.
Nel 2006 la percentuale di donne laureate era quasi pari a quella degli uomini (9,6 e 9,8) sintomo manifesto dell'incredibile recupero messo in atto negli ultimi due lustri (nel 1997 il dato 'in rosa' era al 4,9%).

Eppure nel mondo del lavoro esistono ancora pesanti differenze fra i due sessi. Il tasso di disoccupazione femminile nel nostro Paese è maggiore che nel resto dell'Unione Europea; il tasso di occupazione maschile è maggiore di quello femminile (con una situazione preoccupante in alcune regioni del Sud); risulta scarsa la rappresentanza delle donne ai ruoli di vertice e decisionali.
Altro capitolo 'nero' riguarda le violenze: le donne fra i 16 ed i 70 anni vittime di violenze fisiche o sessuali nel corso della loro vita sono stimate in 6.743.000 (circa un milione quelle che hanno subito stupri o tentati stupri); il 14,3% delle donne che hanno, o hanno avuto un rapporto di coppia ha subito almeno una violenza sessuale o fisica dal proprio partner, solo il 7% ha trovato il coraggio di denunciare l'accaduto.
Ancora troppo alto il numero di vite tributato dalla popolazione femminile ai cosiddetti 'big killers' (infarto, ictus, tumori alla mammella ed al polmone).
Sono questi alcuni dei dati che emergono dal primo “Rapporto sullo stato di salute delle donne in Italia”, in particolare dal capitolo “La salute delle donne in Italia nel contesto demografico e sociale”, elaborato dalla Commissione “Salute delle Donne”.
Un lavoro che fa dell'approccio multidisciplinare lo strumento principe alla comprensione dello status quo.

E l'indicazione più importante che ne scaturisce è la necessità di promuovere la salute delle donne (e quindi, di riflesso, dell'intera popolazione) attraverso non solo e soltanto le politiche sanitarie.

Collegamenti
In evidenza