Firenze– Il Consiglio regionale ha approvato, all’unanimità, la legge che istituisce le strade della ceramica e della terracotta che comprende, dopo l’accoglimento dell’emendamento presentato da consiglieri di maggioranza e opposizione, anche i territori legati alla produzione delle figurine in gesso della Lucchesia. La proposta di legge di iniziativa consiliare sulle strade della ceramica e della terracotta di Toscana, primi firmatari la presidente e il segretario della commissione Cultura, Ambra Giorgi e Gianluca Parrini, aveva ricevuto l’approvazione all’unanimità anche delle commissioni Cultura e Attività produttive in seduta congiunta.
L’idea della legge è nata presentando il progetto di ristrutturazione e riqualificazione della storica Fornace Agresti di Impruneta (FI), finanziato dalla Regione Toscana, dal Comune di Impruneta e dall’Ente Cassa di risparmio di Firenze.
L’obiettivo della legge è l’istituzione di itinerari che possano promuovere la conoscenza e la valorizzazione dei territori interessati dalla produzione della ceramica artistica e delle terracotta di qualità, realizzati con finalità turistiche, economiche e sociali.
Le strade mettono in comunicazione i luoghi della produzione artistica, le botteghe artigiane, i musei ed i centri di documentazione secondo un progetto organico di valorizzazione turistica.
Le strade sono istituite per iniziativa di comitati promotori composti dai comuni interessati, dalle imprese del territorio oppure dalle associazioni di comuni di antica tradizione delle produzioni tipiche.
Il riconoscimento avviene con delibera di Giunta regionale che determina anche la trasformazione del comitato promotore in Comitato di gestione della Strada.
La legge prevede che la Regione eroghi contributi ai comitati di gestione delle strade per:
- realizzazione e manutenzione della segnaletica delle strade;
- realizzazione e diffusione di materiale informativo sulle strade;
- sostegno all’azione di coordinamento e di integrazione delle strade.
Il finanziamento complessivo è di 250.000 euro annui, mentre l’attuazione della legge avviene mediante l’approvazione di un regolamento attuativo approvato dalla Giunta regionale entro 180 giorni dall’entrata in vigore della legge.
Questi i territori interessati dalla nuova legge:
Provincia di Firenze: Impruneta, Montelupo Fiorentino, Borgo San Lorenzo, Sesto Fiorentino;
Provincia di Prato: Carmignano;
Provincia di Siena: Trequanda, Asciano e Montepulciano;
Provincia di Pisa: Vico Pisano e Montopoli;
Provincia di Arezzo: Anghiari;
Provincia di Lucca: Coreglia Antelminelli e Bagni di Lucca.
La proposta di legge che istituisce le strade della ceramica, del cotto e delle figurine in gesso è stata illustrata in aula dalla presidente della commissione Cultura, Ambra Giorgi, la quale ha ricordato che la normativa vuole sostenere e valorizzare i territori in cui sono attive queste produzioni tradizionali di qualità. Si tratta, ha sottolineato Giorgi, di lavorazioni e di materiali intimamente legati all’identità toscana. A questo proposito ha ricordato l’impiego del cotto per la costruzione della cupola del Brunelleschi, le ceramiche dei Della Robbia, le produzioni della Richard Ginori e l’antica tradizione delle figurine in gesso della Lucchesia.
Le produzioni presenti in molti territori della Toscana, ha detto ancora la presidente della commissione Cultura, rappresentano un’importante attività culturale ed economica che è sempre più legata a specifici flussi turistici. La legge, che ricalca quella già sperimentata sulle strade del vino e dell’olio, ha l’obiettivo di promuovere nuovi specifici itinerari turistici in Toscana. Il compito di promotori dell’iniziativa è affidata agli enti locali, alle aziende e alle associazioni dei produttori, i quali daranno vita ai comitati promotori che, una volta che la strada ha ottenuto il riconoscimento della Regione, si trasformeranno in comitati di gestione.
La legge, infine, non viene paracadutata dall’alto ma nasce dal confronto e dalla collaborazione con l’associazione “Terre di Toscana”, che riunisce gli 11 Comuni dove si lavorano la ceramica e la terracotta, e con gli enti locali interessati.
Secondo la consigliera Giuliana Baudone, è stato giusto accogliere l’emendamento, presentato da consiglieri di opposizione e maggioranza, che ha inserito nella legge anche la valorizzazione della produzione delle figurine in gesso della lucchesia, un territorio che ha bisogno di entrare in circuiti turistici innovativi.
Per Alberto Magnolfi, vicepresidente della commissione Attività produttive, la legge – una microlegge, l’ha definita - non produrrà benefici di grande valore e l’augurio è che non si dia l’avvio ad altri interventi simili.
Più che di una leggina, ha detto Magnolfi, era meglio intervenire con una delibera che insistesse su uno specifico capitolo del Piano regionale di sviluppo. Nonostante questo, ha aggiunto, la legge è stata comunque migliorata nel corso del dibattito in commissione ed è positivo che sia stato accolto l’emendamento che prevede che la Regione non sia l’unico enete che finanzia i vari progetti locali, ma che essa concorra a finanziare i progetti insieme agli enti locali e alle imprese.
Il segretario della commissione Cultura, Gianluca Parrini, ha condiviso le preoccupazioni di Magnolfi sul rischio di proliferazione di una microlegislazione, ma ha aggiunto che la legge in questione ha il pregio di colmare un vuoto della programmazione regionale e di stimolare enti locali e imprese a costituire una rete capace di promuovere e valorizzare produzioni tipiche e territori ad esse legati.
Al momento del voto, la proposta di legge è stata approvata, con 37 voti favorevoli, all’unanimità.