FIRENZE– “E’ fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni”. Riportando per intero ciò che fissa la legge 28/2000 al comma 1 dell’art. 9, il Corecom (Comitato regionale per le comunicazioni della Toscana) ricorda che da mercoledì 6 febbraio, giorno in cui il presidente della Repubblica con apposito decreto ha disposto la convocazione dei comizi elettorali, è scattata la par condicio.
Le limitazioni in materia di comunicazione istituzionale, valide sino alla chiusura delle operazioni di voto delle elezioni nazionali fissate per il 13 e 14 aprile, “non si applicano” alle trasmissioni integrali delle sedute degli organi consiliari.
Il Corecom assicurerà per tutto il corso della campagna elettorale un’informazione tempestiva sulle scadenze e sugli adempimenti previsti da ciascun soggetto coinvolto, anche sulla base delle eventuali delibere che saranno assunte dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e dalla commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi.
(f.cio/g.a.)