L'obiettivo era quello di facilitare le procedure di rimborso e di veder calare le tariffe assicurative. Ma un anno dall'applicazione delle norme sull'indennizzo diretto la riforma ha funzionato a metà. I risarcimenti sono più veloci, ma le tariffe non diminuiscono e aumentano i reclami: tanto che sono già diversi i casi di compagnie sanzionate dall'ISVAP per inadempienza. E' quanto è emerso dal convegno organizzato oggi dal Centro per lo Studio delle istituzioni finanziarie al Palazzo Incontri dell'Ente Cassa di Risparmio.
Dopo l'introduzione del presidente del Cesifin, Giuseppe Morbidelli, la sessione mattutina è stata dedicata al Risarcimento diretto.
Luigi Buzzacchi, docente al politecnico di Torino e alla Bocconi, ha prototto dati da cui si evince che il bilancio delle nuove partite dell'indennizo diretto avrà un effetto neutro sulle tariffe. Al netto delle truffe assicurative, che si spera diminuiscano, la compensazione di sinistri attivi e passivi per le compagnie sarà praticamente ininfluente sul conto economico. Piuttosto, ha previsto Cristiano Dannecker della Tillinghast Towers Perrin, il nuovo sistema produrrà effetti tariffari non a livello complessivo, ma sulle singole polizze, ovvero su particolari categorie di veicoli.
Anche l'Isvap ha stimato, sulla base dei primi mesi di applicazione della riforma, aumenti contenuti per gli automobilisti e più consistenti per i motocicli, suscettibili in caso di sinistro di indennizzi corposi, specie per le lesioni fisiche. In effetti da subito l'Associazione nazionale delle imprese assicuratrici aveva annunciato che il risarcimento diretto non avrebbe prodotto l'abbassamento delle tariffe almeno nell'immediato.
Deluse le attese dei consumatori. Da un punto di vista tecnico il risarcimento diretto ha funzionato, ma per la riduzione delle tariffe si deve lavorare piuttosto sul rinnovamento dei canali di vendita, considerato che il mercato italiano, basato sulle reti d'agenzia, è piuttosto tradizionalista e fidelizzato.
In che modo, ad esempio, potrebbe entrare nel nostro paese concorrenza dall'estero portatrice di novità positive?
Nicola Novelli