Firenze– Il dato della Toscana e, in particolare, dell’area pratese è in linea con quello nazionale, il rapporto tra le piccole imprese e la Pubblica amministrazione è ancora troppo condizionato dalla burocrazia: nel 2007, ogni impresa ha dovuto dedicare una risorsa umana per 24 giorni l’anno agli adempimenti per la Pubblica amministrazione; l’incidenza di questo costo sui ricavi è del 5%, con valori sostanzialmente stabili rispetto al 2006 (rispettivamente 25,6% e 4,9%). È quanto emerso dal secondo rapporto annuale della Fondazione “Promo P.A.” sul grado di soddisfazione delle piccole imprese nei confronti dell’amministrazione pubblica, presentato questa mattina a Palazzo Panciatichi, nel convegno “Il peso della carta”, organizzato dalla commissione Attività produttive del Consiglio regionale della Toscana.
Accanto a questo, si registra, tuttavia, una percezione complessiva in lieve miglioramento da parte delle piccole imprese. “Serve uno sforzo congiunto − ha dichiarato Vittorio Bugli, consigliere Pd, presidente della Terza commissione −, a livello regionale, propongo un ‘focus’ di tre giorni con le imprese e le parti sociali per individuare le semplificazioni più immediate e tradurle in modifiche della legislazione ragionale. È un impegno che assumo per la commissione Attività produttive”.
Al convegno, sono intervenuti, tra gli altri, il vicepresidente della Giunta regionale, Federico Gelli, e la senatrice e sottosegretario del Governo per l’innovazione della Pubblica amministrazione, Beatrice Magnolfi.