Forza Italia, Alleanza Nazionale ed UDC hanno formalizzato al Presidente della Provincia Matteo Renzi ed all’assessore all’Ambiente Luigi Nigi la richiesta di revisione del Piano provinciale dei rifiuti della Provincia di Firenze. I gruppi consiliari ed i vertici territoriali dei partiti ritengono sia necessaria la riapertura del Piano alla luce della nuova legge regionale che ridisegna gli ATO e dopo il referendum svoltosi a Campi Bisenzio.
"La discussione relativa alla revisione del piano provinciale – ha introdotto il Consigliere Provinciale di An Nicola Nascosti - dovrà coinvolgere il Consiglio e non soltanto la Giunta Provinciale.
La politica sui rifiuti deve infatti essere attuata nell’interesse dei cittadini e non per ricompattare una maggioranza politica che adesso non sembra in grado di garantire una linea politica condivisa ed efficiente. Il lavoro che porteremo avanti, compatti con tutte le forze politiche del centro destra, mirerà innanzitutto a chiarire delle questioni di fondo che ad oggi non sono limpide e che sono alla base di tutto il lavoro per la revisione del piano. Nella ridefinizione della localizzazione degli impianti e del piano industriale, dovremo sapere se le previsioni stimate dalla Regione Toscana circa la raccolta differenziata e la diminuzione dei rifiuti, sono ancora attuali.
Ad oggi infatti la soglia del 50% di raccolta differenziata e la riduzione del 15% ci sembrano traguardi irraggiungibili, visti anche i dati relativi alla raccolta differenziata nell’Ato 6 per il 2006, che a seguito di un obiettivo pari al 40%, si è attestato soltanto al 35,66%. Per la nuova programmazione, avremo le risorse per raggiungere gli obiettivi prefissati oppure la Regione e la Provincia hanno intenzione di modificarli?”. Il Consigliere Provinciale e membro della commissione ambiente Massimo Lensi, ha rimarcato il dato estremamente politico del risultato del referendum a Campi.
"Le dichiarazioni di Renzi circa l’esito della consultazione popolare dimostrano che l’attuale maggioranza è in crisi. Campi non è un caso isolato: anche a Firenzuola, Figline, Pontassieve, solo per fare degli esempi, la popolazione si sta organizzando per contrastare la politica sui rifiuti elaborata da chi amministra il nostro territorio. Va ripensato totalmente non solo il piano ma anche i metodi d’intervento: ad oggi infatti la Provincia di Firenze ha messo in bilancio soltanto 40.000 euro per gli interventi relativi alla riduzione dei rifiuti."
Sempre da Forza Italia, il Coordinatore Provinciale Samuele Baldini, ha spiegato come sia necessario rimettere totalmente in discussione il piano provinciale sui rifiuti.
"Le soluzioni che andranno trovate, e che i gruppi consiliari proporranno nelle sedi opportune, con gli strumenti che riterranno adeguati, devono muoversi da un’elaborazione ragionata su un’organizzazione territoriale di area vasta. Soltanto cominciando a ragionare in questi termini, si troveranno le soluzione adatte per gestire la politica sui rifiuti."
Da Guido Sensi, Consigliere Provinciale di An è arrivata la conferma di quanto sia importante improntare su una visione estesa dell’organizzazione territoriale.
"La Regione ci ha fornito la grande occasione di ripensare tutto il problema rifiuti, modificando totalmente la distribuzione degli ambiti territoriali. Per quanto riguarda le dichiarazioni di Renzi, ci piace ricordare come la Provincia abbia finanziato con 30.000 euro la campagna informativa per il referendum. Ci fa sorridere quindi pensare che il Presidente abbia finanziato una consultazione che lui stesso ha definito di solo interesse sociologico."
Oltre a sottolineare la mancanza di confronto all’interno della maggioranza che governa il territorio, il Segretario Provinciale dell’Udc Alessandro Del Taglia, ha delineato la necessità di ampliare il dibattito relativo al piano anche al livello regionale.“La revisione del piano deve coinvolgere anche la Regione, la quale dovrà assumersi l’onere di inserirsi nel percorso decisionale." Il capogruppo dell’Udc in Provincia Paolo Bassetti, ha sottolineato l’importanza che il centro destra affronti la discussione unito e compatto.
"Valuteremo il metodo e gli strumenti più adeguati per proporre le nostre idee per la revisione del piano industriale, alla luce della nuova legge regionale e del risultato referendario di Campi, scegliendo una strada condivisa da tutte le forze politiche di centro destra presenti in Consiglio Provinciale." Piergiuseppe Massai, Capogruppo di An in Provincia si è soffermato sulla necessità di agire con celerità vista la situzione di crisi che si sta delineando. "A fronte di una situazione di semi emergenza che investe la Toscana, riceviamo i rifiuti dalla Campania.
La malagestione di questa sinistra sui rifiuti, ricade in primo luogo sulle tariffe che pagano i cittadini”.
“Il caso di Campi è stata l’occasione che ha riportato alla ribalta il problema rifiuti, ma nella discussione sul piano provinciale dovranno essere rivisti anche gli altri impianti previsti dal Piano. Siamo convinti che potrebbe essere sufficiente un unico impianto di area vasta che possa servire le Province di Firenze, Prato e Pistoia, dopo una revisione ragionata e razionale dei dati e degli obiettivi di riduzione dei rifiuti e di raccolta differenziata.
Faremo fronte comune all’interno del Consiglio Provinciale – hanno concluso gli esponenti politici - al fine di proporre, attraverso gli strumenti che riterremo più opportuni, dal consiglio straordinario alla presentazione di ordine del giorno, una strategia alternativa alle scelte gestionali finora attuate dalla maggioranza”.