Firenze- In arrivo 9 milioni 800 mila euro per il Comune di Poggio a Caiano, 4 milioni 900 mila euro per Campi Bisenzio e 300 mila euro per Lastra a Signa, per gli eventi alluvionali del 1991-92. E’ quanto prevede una nuova legge regionale, approvata in Consiglio con il voto favorevole dei gruppi di maggioranza e l’astensione dei gruppi di centro-destra. Come ha spiegato il presidente della commissione Ambiente e Territorio Erasmo D’Angelis (Pd), illustrando il provvedimento in aula, i fondi si aggiungono a quanto a suo tempo la Regione aveva messo a disposizione, e al risarcimento danni che era già stato disposto in passato a seguito di alcune cause vinte da cittadini danneggiati: in tali cause infatti è stata riconosciuta, con sentenza passata in giudicato, la responsabilità della Regione.
In pratica, con queste nuove risorse la Regione viene incontro a quei cittadini e quelle imprese che avevano fatto istanza di indennizzo ai loro Comuni ma si erano trovati esclusi dai rimborsi e impossibilitati, per la prescrizione dei termini, a promuovere una nuova causa. I Comuni dovranno destinare almeno l’80% dei contributi a proprietari o detentori di civili abitazioni, per i danni subiti ai beni mobili e immobili. I fondi saranno ripartiti in sei rate annuali di pari importo che saranno erogate per il periodo 2007-2012.
Alberto Magnolfi (Forza Italia) ha fatto rilevare come quest’atto, dopo anni e anni di inerzia, arrivi a ridosso delle elezioni amministrative a Poggio a Caiano.
"Meglio tardi che mai - ha commentato - si cerca una soluzione a una vicenda caratterizzata dal dispregio delle indicazioni costituzionali, che vogliono uguale trattamento per i cittadini, e con questo provvedimento si pone un parziale rimedio a una clamorosa ingiustizia". Ma a parere di Magnolfi con il testo attuale rischiano di perpetuarsi alcune ingiustizie: innanzitutto per il fatto che gli eredi dei danneggiati vengono esclusi dai rimborsi, in secondo luogo perchè le percentuali stabilite nel provvedimento non vanno d’accordo con i criteri stabiliti.
"La toppa rischia di essere peggiore del buco - ha concluso il consigliere - ed è per questo che ci asterremo". "In questa lunga vicenda la Giunta regionale ha avuto un comportamento schizofrenico" ha commentato Marco Cellai (An), il quale ha ricordato che dopo aver promesso nel gennaio 2006 rimborsi a Poggio a Caiano, ci si rese conto che i danni riguardavano anche altri comuni e ci fu una retromarcia "che fece imbelvire mezza piana". Alla fine il provvedimento di oggi, che anche secondo Cellai presenta gravi incongruenze, a partire dall’esclusione degli eredi da un loro diritto fino alla mancanza di uniformità da parte dei Comuni per quanto riguarda i criteri.
"È un atto importante, che affronta una situazione oggettivamente complicata, ma che non dà risposte sulla base di un principio di giustizia". Questa l’opinione del capogruppo dell’Udc, Marco Carraresi, a proposito della proposta di legge di indennizzo a favore degli alluvionati di Poggio a Caiano, Cambi Bisenzio e Lastra a Signa. E questo è il motivo per il quale Carraresi ha caldeggiato gli emendamenti presentati dal centrodestra, in particolare quello che riconosce il diritto di indennizzo anche agli eredi dei cittadini danneggiati dagli eventi alluvionali del 1991 e nel frattempo deceduti o alle aziende che nel frattempo, per ragioni oggettive, hanno cambiato ragione sociale ma hanno conservato gli stessi titolari o soci dell’epoca.
Anche secondo Carraresi, infine, il provvedimento "ha un sapore elettoralistico".
Di una "buona legge che dà risposte, anche se tardive, ai cittadini" ha parlato invece Fabrizio Mattei (Pd), che rispondendo ai collegghi del centrodestra ha precisato che "se davvero si trattasse di un provvedimento elettoralistico, avremmo dovuto farlo prima, visto che dal 1991 ad oggi a Poggio a Caiano si è già votato tre volte". Mattei ha infine sottolineato che la questione degli eredi sollevata da uno degli emendamenti del centrodestra "merita approfondimenti che, però, deve fare la Giunta regionale".
Il presidente della Giunta, Claudio Martini, ha raccolto quest’ultimo invito.
"Esaurito il dibattito sul testo - ha detto - propongo di sospendere la votazione su questo atto in modo che la Giunta e gli uffici legislativi possano valutare le proposte di emendamento, così da procedere alla votazione nel pomeriggio". Martini ha inoltre ricordato che gli interventi previsti nella proposta di legge "sono aggiuntivi rispetto agli adempimenti legali già prodotti dalla Regione a seguito delle sentenze della magistratura".
L’Aula, accogliendo la proposta del presidente della Giunta, ha rinviato il voto sull’atto alla ripresa dei lavori pomeridiani, quando è stato lo stesso presidente Claudio Martini ad annunciare la disponibilità dell’esecutivo regionale ad accogliere l’emendamento dei gruppi di centro-destra, che fa salvi "i diritti dei successori a titolo universale delle persone fisiche destinatarie del contributo".
Il testo, infatti, escludeva in generale dai finanziamenti le persone fisiche e giuridiche diverse da coloro che hanno presentato la richiesta. Un secondo emendamento non è stato accolto. "Non è un provvedimento elettorale - ha dichiarato Martini - E’ un atto complesso, sul quale stiamo lavorando da tempo". Sono stati i consiglieri Alberto Magnolfi (FI), Marco Carraresi (Udc) e Marco Cellai (An) ad annunciare il voto di astensione dei rispettivi gruppi.