Firenze - Chiusa da due anni per mancanza di personale di custodia, riapre da domani al pubblico la quattrocentesca basilica di Santo Spirito, uno dei luoghi di culto più importanti e celebrati di Firenze, simbolo religioso dell’Oltrarno insieme alle chiese del Carmine e del Cestello. Grazie all’Associazione Amici di Santo Spirito e ai fondi da essa raccolti tra gli abitanti del quartiere e tra numerosi appassionati d’arte e di Firenze anche stranieri, è stato finalmente possibile garantire la sicurezza del monumento con personale specializzato.
La basilica tornerà dunque ad aprirsi a fedeli e turisti per i sei giorni dal martedì alla domenica, per un totale di sei ore al giorno: dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 16 alle 19, ingresso libero. Progettata da Brunelleschi, arricchita da opere di Michelangelo, Perugino, Sangallo, Sansovino, Filippino Lippi, Buontalenti, e definita dal Bernini “la più bella del mondo”, Santo Spirito è stata la vittima più illustre del degrado che da molti anni turba la vita della piazza omonima. Spacciatori, alcolisti, punkabbestia, sbandati di ogni tipo hanno trovato qui, sulle vaste gradinate e sul sagrato della chiesa un luogo ideale per le loro gesta.
L’assedio non poteva che generare un escalation di incidenti culminato due anni fa in una serie di atti vandalici che hanno poi suggerito al priore Ivan Caputo la serrata. La pesante decisione ha ovviamente causato generale disappunto e un fiume di polemiche, ma in questi due anni ne’ il Comune in quanto proprietario del monumento, ne’ i Padri Agostiniani ai quali è affidato, ne’ tanto meno la Curia hanno trovato mezzi e modo di finanziare una soluzione adeguata a un caso tanto delicato.
Hanno provveduto adesso gli Amici di Santo Spirito, associazione Onlus fondata da Agnese Mazzei, Ferdinando Budini Gattai, Ferdinando Frescobaldi e Marco Manetti con l’appoggio immediato di oltre 300 cittadini, gruppo che sta rapidamente crescendo ed estendendosi non solo nel quartiere. L’Associazione ha raccolto 40 mila euro (consentono di far fronte per un anno alle spese della vigilanza) e ha adesso in programma una serie di incontri per cooptare nuovi partner in modo da assicurare una copertura permanente delle spese.
Info: amicisspirito@gmailcom. L’incarico è stato intanto affidato alla cooperativa Firenze Fede Arte, che già gestisce l’accueil di Santa Croce. Si tratta di un’emanazione dell’associazione di volontariato Ars et Fides, che fa capo alla Diocesi, in particolare all’Ufficio catechesi attraverso l’arte. Due i custodi previsti in Santo Spirito. Riconoscibili dalla divisa (un giubbotto impermeabile scuro), avranno in dotazione un monitor collegato a una serie di telecamere installate all’esterno.
Saranno in contatto diretto con Polizia e Carabinieri, e vigileranno sugli spazi accessibili, tra cui la sala in cui si trova il celebre crocifisso di Michelangelo che torna così visibile.