A Rossella Falk e Maddalena Crippa e alla “Sinfonia d’Autunno” di Ingmar Bergman” l’onore di aprire il sipario sulla nuova stagione del Teatro Comunale di Pietrasanta inserito nel circuito dei "Teatri della Versilia", mercoledì 28 novembre, alle ore 21, 15 promossa ed organizzata dalla Fondazione La Versiliana con il contributo del Comune di Pietrasanta e della Banca del Credito Cooperativo della Versilia e della Lunigiana. Lo spettacolo, trasportato dalla tv (‘78) al teatro dalla Compagnia Argot Produzioni, per la regia di Maurizio Panici e con scene e costumi di Aldo Buti, è volutamente anche un omaggio al grande autore svedese scomparso lo scorso anno.
Pragoniste sono Rossella Falk e Maddalena Crippa. Due interpreti straordinarie, due leggende del palcoscenico per la prima volta insieme di fronte alla stessa platea, che vengono catapultate dentro una piece emotivamente potente e dai risvolti (e conflitti) estremamente attuali. Due donne, madre e figlia, che dopo molto tempo si ritrovano in un “faccia a faccia” consumato in 36 ore di convivenza tra rancori, silenzi prolungati che poi esploderanno, e confessioni a volte dolorose che portano però dentro quell’eterna dicotomia di amore ed odio.
Charlotte (Rossella Falk), è una donna rapita dalla sua carriera di pianista, da sempre poco incline a far la madre, Eva (Maddalena Crippa) è in invece la figlia, essere sensibile che ha vissuto il sentimento dell’abbandono e che ha perso un figlio all’età di quattro anni. E’ stata Eva a voler rivedere la madre dopo molto tempo che si presenta però, senza preavviso a casa sua lamentandosi del “lungo viaggio e dei dolori alla schiena”.
Trentasei ore, tanto dura l’incontro tra Charlotte e Eva.
Trentasei ore in cui l’autore scava nel rapporto tra le due donne, nella loro relazione fatta di contrasti che ne hanno compromesso il passato, e molto probabilmente il futuro. In mezzo a queste due donne, Viktor, marito di Eva e testimone della vicenda e di questo rapporto dove il perdono tra le due sembra impossibile anche se il cordone ombelicale non si è mai spezzato perché “non si finisce mai di essere genitori e figli”.
“Sinfonia d’autunno” è, e rimane, una “storia d’amore” speciale tra due donne dipinte con crudezza e nitore da uno dei più grandi esploratori di sentimenti che il secolo scorso ci ha regalato.