Firenze, ottobre 2007- La vendemmia del Chianti Classico che si sta per concludere porta in cantina grappoli sani ed equilibrati insieme a un sereno ottimismo per un’annata che si preannuncia come una delle migliori degli ultimi anni. Se, infatti, inverno vero e proprio non c’è stato, facendo temere in principio una stagione eccessivamente siccitosa, le piogge di giugno ed agosto hanno ridato fiato alla vite e ai suoi artigiani. Il risultato ad oggi è quello di grappoli sani ed equilibrati in tutte le loro componenti, con un’alta gradazione zuccherina, base certa di vini corposi, future grandi riserve, con ottime acidità.
Il merito, oltre che dell’andamento climatico particolarmente favorevole, è senza dubbio da attribuire alla sapiente cura del vigneto che i viticoltori chiantigiani adottano oramai da tempo e che si concretizza, dopo una severa selezione delle uve, nel massimo della qualità.
“I produttori del Chianti Classico hanno ragione ad essere euforici.” – afferma Marco Pallanti Presidente del Consorzio Vino Chianti Classico – “Era probabilmente dai favolosi anni ’80 che non si verificava un’accoppiata di annate di grande qualità come quella ottenuta con il 2006 e il 2007. Senza contare poi il 2004 e 2001 che stanno dando delle grosse soddisfazioni ai consumatori. Questo decennio ci ha già concesso quattro annate straordinarie a dimostrazione che anche il tanto superficialmente discusso “global warming” ha, per il momento, riflessi impercettibili su varietà autoctone ben radicate come il Sangiovese ed in territori collinari come quello del Chianti Classico.
La tradizione rimane sempre il miglior strumento per vincere nel futuro”. La vendemmia 2007 arriva in un contesto di ripresa economica per le aziende del Gallo Nero, con un incremento delle vendite di oltre il 13 % rispetto al 2005, consolidando il mercato USA come principale interlocutore, nonostante la difficile congiuntura del dollaro.
Vendemmia anche di premi
Non è positiva solo la vendemmia del Sangiovese per il Chianti Classico, ma anche quella di Bicchieri, Stelle e Bottiglie che come al solito si raccolgono durante il mese di Ottobre.
Vengono infatti resi noti in questi giorni i giudizi delle più importanti Guide Italiane. E’ una soddisfazione per i produttori constatare che, nel numero totale dei vini premiati, la Toscana è la regione con il massimo degli allori per il Gambero Rosso, battendo il Piemonte per 65 “Tre bicchieri” a 61, mentre ancora più eclatante è il risultato di Veronelli dove le 187 stelle della Toscana battono le 111 sabaude.
Scorrendo poi nella lettura dei risultati, scopriamo ad esempio che sul Gambero Rosso la denominazione Chianti Classico sale sul podio ben 12 volte, in Veronelli 11, mentre nella ristretta top list dell’Espresso il Classico appare ben 6 volte.
“Questo successo – afferma Marco Pallanti - testimonia la serietà con la quale i produttori del Chianti Classico stanno operando oramai da anni ma è anche un’ importante rivincita del Sangiovese, interprete sempre più consolidato dei diversi terroir del Chianti Classico, dove riesce a esprimere al meglio quell’unicità e quella classe da sempre ricercate sia dal pubblico che dalla critica!” Infine conclude Pallanti: “Un sogno e un invito: pensiamo, in un momento così favorevole, come potrebbe cambiare l’immagine del nostro territorio e della nostra denominazione se qualcuno dei Sangiovese campionissimi, attualmente in forza nella squadra dei “SuperTuscans”, decidesse di rientrare a giocare nella nostra equipe del Chianti Classico! Credo che allora non ci sarebbe partita per nessuno”.
La crescita costante degli ultimi anni nel territorio del Classico, infine, è determinata anche dal forte impulso dei nuovi impianti che stanno dando i loro preziosi frutti.