Era caduto con la sedia a rotelle in una botola lasciata aperta per far defluire l'acqua che aveva allagato gli scantinati dell'edificio. E' morto a Firenze dopo 15 giorni di agonia all'ospedale di Careggi l'ottantottenne caduto l'8 agosto in una botola aperta della protezione civile per il pompaggio dell'acqua nella casa di riposo Montedomini, devastata dalla tempesta scatenatasi su Firenze quel giorno.
Si era trattato, come noto, di un evento catastrofico causato in particolare da una tromba d’aria con fulmini, vento e pioggia torrenziale.
“E’ una vergogna -commenta il sen. di Alleanza Nazionale Achille Totaro, membro della Commissione Sanità del Senato- che avvengano fatti del genere soprattutto in un luogo in cui gli anziani dovrebbero essere accuditi e badati. L’uomo è deceduto per le complicanze legate al trauma, trauma causato dalla caduta nella botola lasciata aperta. E’ di inaudita gravità che la morte dell’anziano sia avvenuta per l’ imperizia di chi avrebbe dovuto invece accudirlo.” “Siamo molto preoccupati - continua il senatore- per ciò che accade nelle RSA, in cui a volte gli anziani non vengono assistiti e curati come si dovrebbe e con tutte le attenzioni del caso.
Quello che è accaduto oggi ne è la prova lampante”. “Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni dai cittadini - conclude il senatore - che spesso lamentano la superficialità e la trascuratezza con cui a volte vengono trattati gli anziani. E se questo evento luttuoso è stato reso noto dalla stampa per l’esito tragico, quanti altri fatti meno gravi ma altrettanto deprecabili e incresciosi potrebbero avvenire quotidianamente e rimanere sconosciuti?”