La vendemmia in Toscana prenderà il via già dai primi di settembre. Merito o colpa del clima ‘pazzo’ di questo inizio di 2007, che sembra aver anticipato di un almeno mese la regolare maturazione dei prodotti agricoli. Firenze, 31 luglio 2007 - “Ci troviamo di fronte a una situazione anomala – spiega Simone Tofani, responsabile del Settore tecnico della Cooperativa Agricola di Legnaia -, che ha stravolto i normali ritmi dell’agricoltura, anticipando la raccolta di molte produzioni.
Il caso più eclatante è forse quello della vendemmia, che dovrebbe partire in molte zone della Toscana già dai primi di settembre. Un aspetto che ha portato molte aziende vitivinicole a rivedere completamente il programma delle ferie dei dipendenti e la ricerca di collaboratori, per far fronte alle nuove esigenze imposte dal clima. Quelle meno attente, potrebbero ritrovarsi in situazione difficile. Il caldo e le scarse piogge hanno creato non pochi problemi agli agricoltori e, forse, l’anticipo della maturazione dei prodotti è stato il male minore.
Nella prima metà di luglio è iniziata la raccolta delle pesche, delle albicocche, anche le più tardive, delle mele e di altri frutti: operazioni che in genere partivano alla fine di luglio se non a agosto. Lo stesso è accaduto anche per le colture orticole, con i primi porri, di solito ortaggio autunnale, già pronti a luglio. Questo anticipo della stagione ha provocato anche un surplus di meloni, rispetto alla norma, e questo dovrebbe influire sulla commercializzazione, abbassando i prezzi.
Anche la raccolta delle olive sembra destinata a partire già dalla metà di ottobre e qui il dubbio riguarda la quantità, considerati i problemi di allegazione riscontrati in diverse zone”.
A preoccupare, però, sono anche i possibili risvolti legati alle intemperanze del clima.
“In questi primi mesi del 2007 – ricorda Tofani – abbiamo sperimentato condizioni meteorologiche e climatiche anomale, vuoi per il gran caldo, che per la scarsità di piogge. Il problema è che anche la nostra regione, come altre zone italiane, sembra aver subito passaggi degni delle zone tropicali e preoccupa la possibilità che, fra la fine di agosto e settembre, i classici temporali estivi possano trasformarsi in violente tempeste, provocando non pochi danni alle coltivazioni”.