E' andato in scena ieri sera a Boboli il Rigoletto di Giuseppe Verdi, nel quadro del ciclo di rappresentazioni liriche della stagione estiva di Operafestival, Festival Lirico della Toscana, giunto quest’anno alla settima edizione. In un bellissimo connubbio tra cultura musicale e patrimonio storico-artistico il Giardino è trasformato in un grande teatro allestito nello spazio del Prato delle Colonne, dove prende posto un pubblico eterogeneo di turisti e appassionati di tutte le età.
Il Rigoletto, presentato nei giorni scorsi all'Abbazia di San Galgano, ha fatto apprezzare al pubblico fiorentino la giovane soprano Scilla Cristiano nell'interpretazione di Gilda.
Rigoletto, tornerà a Boboli il 31 luglio e il 7 agosto mentre si sposterà alla Villa Medicea di Cafaggiolo il 20 di questo mese. Opera in cui l’equilibrio tra composizione musicale e vicenda drammatica raggiunge equilibri insuperati, compone la trilogia popolare con La Traviata, e Il Trovatore. Lo spettacolo d’apertura alla Villa Medicea di Cafaggiolo, venerdì 6 luglio è invece Carmina Burana di Carl Orff, in abbinata al concerto Bolero di Maurice Ravel. Questo evento fa parte di un progetto ampio, quello che Multipromo, promotore ed inventore della manifestazione porta avanti da anni,.
Il festival si basa sulla ricerca di un perfetto di cui la terra Toscana è senza dubbio fertile bacino ed è qui che si colloca la scelta di portare l’atteso concerto Carmina Burana e Bolero (San Galgano 13/7; Boboli 18/7 ) nella bellissima Villa Medicea di Cafaggiolo, nel Mugello, in una commistione unica tra storia e cultura.
Carmina Burana cantata per soli, coro, coro di voci bianche e orchestra, fu composta da Carl Orff nel 1937 e costituisce una delle più importanti raccolte di documenti poetici e musicali del Medioevo, appoggiata su musica del Novecento.
"La mia opera omnia comincia con i Carmina Burana", così Carl Orff (Monaco 1895 - 1982) amava definire il ruolo di questa sua originale ed inconfondibile opera, eseguita per la prima volta a Francoforte nel 1937 per la direzione di Oskar Waelterlin. Forte espressione di una contestazione nei confronti delle istituzioni civili e religiose dell’epoca, i Carmina Burana possono essere suddivisi, per contenuto, in tre gruppi: canti satirici, canti d’amore e canti che esaltano il vino ed il gioco.
Partendo dal manoscritto medievale e mutuandone le liriche, Orff realizza la "cantata secolare" dei Carmina Burana prendendo a modello principalmente due culture, quella della tragedia classica e quella del teatro musicale Barocco. Lo scopo principale era quello di realizzare un'opera di "teatro totale", in cui musica, parole e movimento si fondono insieme, in un effetto avvolgente ed imperioso. Il risultato è un “Oratorio scenico” dall’effetto strabiliante e coinvolgente, che qui verrà interpretato in una cornice senza dubbio unica, dalla voce della straordinaria soprano Patrizia Zanardi, allieva di Renata Scotto, del bravo tenore Angelo Scardina e del baritono Juan Possidente, applauditissimo protagonista quest’anno del Rigoletto di Operafestival.
Accanto a questi interpreti, l’imponente Coro Operafestival guidato dal M° Maurizio Preziosi e il Coro Voci Bianche OperaFestival sapientemente istruito dal M° Viviana Apicella. Bolero di Maurice Ravel, nasce nel 1928 come musica per balletto, su commissione della famosa ballerina Ida Rubinstein. Nel 1930 fu eseguito per la prima volta come concerto, sotto la direzione dello stesso autore, ai Concerts Lamoureux, senza perdere nulla del suo fascino misterioso e anzi imponendosi da subito come una delle pagine più fortunate della letteratura orchestrale del XX secolo.
Da allora viene principalmente eseguito come pezzo concertistico. Si tratta di una composizione in cui la parte melodica è costituita da sole trentadue battute, divise in due distinte frasi. Uno degli aspetti del Bolero di Ravel che più colpisce ed ancora stupisce a quasi ottant'anni dalla sua prima rappresentazione, è la forza del coinvolgimento emotivo - quasi fisicamente tangibile - che esso suscita nello spettatore, contrapposto all'estrema semplicità dei mezzi musicali impiegati. È proprio nella deliberata semplicità di un calcolato rigore, concepito quasi in termini matematici, che si origina la forza di questa partitura, in un fascinoso meccanismo incantatorio che trova nell’atmosfera dell’antica Villa Medicea di Cafaggiolo una sede perfetta.
A dirigere il dittico il M° Bruno Nicoli, recentemente applaudito al Festival Pucciniano di Torre del Lago ed al Musikverein di Vienna.
Prossimi appuntamenti nel fitto cartellone Operafestival, La Traviata di G. Verdi (Boboli 10/7 e 2/8; Piazza Varchi 22/7), Tosca di G. Puccini (Boboli 11 – 17 – 25/7; San Galgano 28/7 e 3/8). All’Abbazia di San Galgano, il 25 luglio, l’attesissimo concerto del grande jazzista Stefano Bollani che si esibirà in Piano Solo. Il ricco programma del festival prevede anche, al Giardino di Boboli, due importanti appuntamenti con la danza che hanno come protagoniste le famose compagnie Momix (Boboli il 23-24/7) e New York City Ballet ( Boboli 30/7).