Al Circolo ARCI “La Fogliaia” erano presenti il Sindaco, l’Assessore all’Ambiente e la Presidente del Consiglio Comunale. La cantierizzazione dell'opera richiederà: oltre 44 ettari di terreni espropriati a privati cittadini e aziende per far posto alla nuova autostrada; due cantieri principali di circa 20.000 mq. ciascuno, entrambi con impianti di frantumazione e di betonaggio per lavorare il pietrisco e produrre il calcestruzzo necessario per i lavori; 25 cantieri secondari disseminati lungo il nuovo tracciato dell’A1, alcuni dei quali anche in area urbana; due campi base di circa 12.000 mq.
ciascuno, per ospitare i lavoratori impegnati nei cantieri; 22 nuove strade di cantiere da costruire, sulle quali transiteranno i mezzi diretti ai cantieri, oltre che in parte sulle strade ordinarie; 11 gallerie, di cui la più lunga di 1.988 metri; 10 viadotti, di cui il più lungo di 543 metri, circa 2 milioni e mezzo di mc. di materiale da smaltire (il cosiddetto “smarino”); da un minimo di 290 ad un massimo di 400 camion al giorno, solo per smaltire lo “smarino”; una nuova area di servizio di circa 20 ettari (una tra le più grandi d’Italia, secondo la stampa locale) con ristorante–bar, distributori di benzina, parcheggi per auto, mezzi pesanti e pulmann.
Tra le opere compensative accollate dalla società Autostrade per l’Italia spa la realizzazione del “Parco delle Carpugnane”, dove, ha detto l’Assessore all’Ambiente, verranno piantati oltre 20.000 alberi (in parte sugli gli scarti degli scavi delle gallerie), oltre a 6.000 metri quadri complessivi di negozi, bar, cinema, locali di spettacolo, sale da gioco e impianti sportivi.
Il polo estrattivo è una megacava da 20 milioni di metri cubi di pietrisco in 20 anni destinati anche ai lavori TAV a Firenze.
Il progetto è stato bocciato nel 2004 nella Valutazione di Impatto Ambientale.