Firenze, 13 Giugno 2007- Dall'inizio del 2007 la Direzione del Meyer ha dato ordine ai primari ed alle caposala dell'Ospedale Pediatrico di tagliare tutte le spese possibili, per far quadrare il bilancio. L'esercizio 2006 si è chiuso infatti con un pauroso buco nei conti dell'ospedale più amato dai fiorentini. Secondo i dipendenti, la colpa è delle spese eccessive per consulenti esterni e per faraoniche operazioni di marketing d'immagine. Il risultato è che i reparti hanno avuto l'ordine di tagliare le spese, ridurre i costi per esami, diagnostica e farmaci e ridurre al massimo la durata delle degenze.
La scure della direttrice sanitaria, Monica Frassineti, si è abbattuta nei giorni scorsi anche sui pasti gratuiti ai genitori. Fino a qualche giorno fa, infatti, i genitori dei bambini con patologie gravi, croniche o con degenza di lunga durata, avevano diritto al pasto gratis. Questo servizio era garantito da sempre ad uno dei genitori del piccolo ricoverato, in considerazione dei disagi che essi devono sopportare per non far mai mancare la loro presenza accanto al bambino malato. Dal 4 giugno, invece la direzione sanitaria ha deciso di eliminare questo piccolo conforto.
Un costo insostenibile per le esangui casse dell'ospedale ? Certo è che la CGIL dell'ospedale ha protestato duramente accusando la direzione di demagogia e semplicismo. E' possibile, si chiedono gli attivisti del sindacato più rappresentativo dell'Ospedale, che non ci siano più soldi per garantire un po' di conforto e di solidarietà alle mamme dei bambini ricoverati ? Anche le Associazioni dei genitori sono sul piede di guerra e hanno chiesto spiegazioni a Frassineti.
Il Presidente di Alleanza Nazionale in Regione Toscana Maurizio Bianconi chiede alla giunta regionale di intervenire perché l’ospedale torni sui suoi passi e riveda la decisione.
Sulla vicenda, Bianconi ha presentato proprio oggi un’interrogazione urgente al governatore toscano Martini invitandolo a mettere nero su bianco un impegno in questo senso: «I genitori dei piccoli pazienti ricoverati presso la struttura ospedaliera Meyer, dal 7 giugno devono pagare il pasto che consumano all’interno della struttura.
Il costo – scrive il capogruppo di An nel suo documento – ammonta a 7 euro. I piccoli pazienti spesso hanno una lunga degenza all’interno dell’ospedale, quindi è comprensibile il disagio economico per le famiglie più in difficoltà». Le quali, come suol dirsi, hanno già dato: «E’ noto – ricorda Bianconi nell’interrogazione – che oltre 43 mila famiglie hanno destinato, in occasione della dichiarazione dei redditi, il 5 per mille all’ospedale Meyer».
Ecco dunque che Bianconi chiede alla giunta regionale di interessarsi della questione: «Non si ritiene opportuno rivedere la richiesta da parte dell’ospedale, al fine di non gravare ulteriormente su famiglie già di per sé in difficoltà, considerato che si parla di ricoveri?», domanda.
E ancora: «Dopo tanta manifestata solidarietà da parte dei cittadini, non ci si sarebbe potuti aspettare che l’azienda ospedaliera ricambiasse, oltre che con progetti di eccellenza sanitaria, quanto meno non penalizzando le famiglie dei piccoli pazienti?»