Firenze, 9 giugno 2006- Zanzare e pappataci: una fastidiosa presenza per gli esseri umani, ma anche un pericolo mortale per gli amici a quattro zampe. A rischiare per le loro punture sono soprattutto i cani esposti a malattie mortali come la leishmaniosi trasmessa dai pappataci e dalla zanzara comune, quella del genere ‘culex’, che è anche colpevole della trasmissione della filaria. Innocua, invece da questo punto di vista, escludendo le dolorose punture e il prurito susseguente, la zanzara tigre.
Il momento maggiormente a rischio è quello dei mesi caldi, a partire da giugno, periodo in cui iniziano a dischiudersi in massa le uova.
“Si tratta di malattie particolaremente pericolose – spiega Simone Tofani, responsabile del Settore tecnico della Cooperativa Agricola di Legnaia -, spesso mortali, soprattutto per i cani. La filaria, comunque, può attaccare anche i gatti. Zanzare e pappataci possono essere vettori dei due parassiti, che vengono trasmessi attraverso la puntura della femmina.
E’ questa, infatti, che si nutre di sangue per portare a maturazione le uova”.
Per ridurre il rischio si può intervenire con la prevenzione, per la filaria, e generalmente con insetticidi al piretro.
“Per la filaria – prosegue Tofani – sono possibili interventi preventivi, con pastiglie e tavolette masticabili da somministrare al cane, mentre per la leishmaniosi non esiste nessun vaccino. Si può ridurre il rischio con un’adeguata profilassi contro gli stadi giovanili delle zanzare: tenere puliti gli ambienti, eliminare i ristagni di acqua e, dove non è possibile, utilizzando insetticidi contro le larve.
Per gli esemplari adulti, sia di pappataci che di zanzare, si può intervenire con insetticidi al piretro, a bassa tossicità, da vaporizzare su muri, piante e sull’area del canile, cuccia compresa. Il pericolo resta ed è più alto per i cani da caccia o per quelli che si muovono liberamente all’aperto, che hanno più possibilità di contatto con insetti infetti fra sterpaglie e aree incolte. Il consiglio, anche in questi casi, è quello di tenere sotto controllo il cane, facendolo sempre seguire da un veterinario”.