Nel corso del convegno ''Firenze: capolinea di partenza''. che si e' aperto oggi nel capoluogo toscano, Asstra ha presentato uno studio sulle tariffe. Era presente, sua veste di presidente nazionale dell'Anci, il sindaco Leonardo Domenici.
Perché si dovrebbe “salire” sui mezzi pubblici e non usare l’auto? Per vincere questa sfida, secondo l’assessore alla Mobilità della Provincia di Firenze Maria Cristina Giglioli, “bisogna aiutare il cittadino a vedere nei mezzi pubblici non più una costrizione ma uno strumento per elevare la sua qualità della vita”.
E ci sono delle strade per conseguire questo scopo: elevare gli standard di qualità, affiancare ai requisiti minimi del trasporto pubblico (quali l’economicità, la puntualità e la capillarità della rete) anche aspetti oggi messi in secondo piano come l’igiene, il comfort, le pensiline, le informazioni alle paline e quant’altro possa determinare un valore aggiunto all’utilizzo del bus. Giglioli ha illustrato alcune linee guida della Provincia di Firenze intervenendo oggi al convegno “Firenze: Capolinea di partenza”, nell’ambito della tavola rotonda “Ok il prezzo è giusto?”.
L’assessore ha affrontato tra l’altro il rapporto tra enti pubblici e aziende che garantiscono il servizio di trasporto, sostenendo una possibile diversificazione delle linee a maggior domanda, sicuramente vantaggiose, con le quali il soggetto privato potrebbe realizzare importanti introiti dalla vendita dei titoli di viaggio (potendo contare su un’utenza ampia) dalle linee deboli, sulle quali il soggetto pubblico potrebbe concentrare le sue risorse. Tra gli aspetti presi in esame anche l’ “evasione tariffaria”.
Non basta una distribuzione quanto più possibile capillare dei titoli di viaggio; occorrono controlli attraverso presenze più stabili sul bus, magari utilizzando personale già in forza alle aziende (ad esempio quello non più idoneo alla guida dei mezzi). Gli utenti, peraltro, ne avrebbero come ritorno in termini di maggiore attenzione e sicurezza. Sì all’ipotesi di una tariffa unica che abbracci aree omogenee come, nel caso di Firenze, vaste zone delle Province di Prato e Pistoia.