(MONTELUPO FIORENTINO – 10 aprile 2007) Che la manifattura di Montelupo negli anni a cavallo fra il 400 e il 500 avesse raggiunto tanti territori era cosa ormai risaputa e accertata, ma che fossero arrivati fino a Cuba era solamente un’ipotesi.
Un’ipotesi che viene confermata dai recenti scavi effettuati all’Avana. Sono stati rinvenuti frammenti di piatti e vasellame di sicura produzione montelupina.
“In fondo questi ritrovamenti non mi stupiscono, sono la conferma di una tesi che sostengo da tempo.
Le ceramiche locali erano esportate in Spagna, Francia, Inghilterra e Olanda, e da lì potevano facilmente giungere nel Nuovo Mondo. L’area di diffusione commerciale delle ceramiche montelupine era del resto vastissima, e personalmente ne ho trovato tracce anche nell’isola atlantica di Madeira. Orci in terracotta di Montelupo erano addirittura nella dotazione di bordo di navi da guerra inglesi affondate (ma siamo ormai alla fine del Settecento) nei mari dell’Australia, ove sono stati rirecuperati da un gruppo di archeologi subacquei coordinati dal prof.
Coleman. Alcuni pezzi prodotti a Montelupo sono esposti nel Palazzo del Governatore a Cuba come frutto di precedenti scavi, effettuati sempre all’Avana. La notizia comunicataci dal professor Papi rende conto dell’importanza della ceramica di Montelupo nel ‘500 e sottolinea in maniera più precisa l’estensione di questa imponente rete di rapporti commerciali” afferma il direttore del Museo della Ceramica, Fausto Berti.