Livorno, 15 marzo 2007 - Nell’ambito del progetto culturale “Attraverso 400 anni di storia”, promosso da Comune di Livorno e organizzato dalle cooperative Amaranta e Itinera per valorizzare gli aspetti storico-artistici e culturali della città, domenica 25 marzo si terrà una visita guidata al Museo degli Impianti Elettrici ITECI s.r.l, dove si trova una raccolta di centinaia di reperti sull’elettricità davvero interessanti . L’appuntamento è alle 16.00 in via delle Cateratte 98. Nell’area dell’ex vetreria Borma, rilevata a suo tempo dalla Spil, all’interno di un edificio industriale ottocentesco, da molti erroneamente ritenuto una chiesa ,possiamo ammirare una particolare collezione.
Cesare De Pascalis, titolare dello stabilimento Iteci, ditta specializzata nell’impiantistica elettrica, ha negli anni raccolto un centinaia di reperti, dando vita ad un piccolo museo dell’elettricità davvero particolare e interessante. L’origine di questa notevole raccolta deriva dall’applicazione della legge 46/90, ovvero la normativa sulla sicurezza degli impianti. Una normativa che ha spinto imprese, enti pubblici e soggetti privati ad adeguare i propri impianti, come quelli elettrici.
Ciò ha comportato spesso lo smantellamento completo degli impianti preesistenti, sostituendolo con uno nuovo, realizzato secondo le regole vigenti. E qualche volta l’impianto da smontare risaliva a molti anni fa contenendo elementi ormai largamente superati dal punto di vista tecnico, ma al contempo abbastanza sofisticati e funzionali per la loro epoca e comunque di un certo pregio storico. Si era insomma dinanzi ad esempi di archeologia industriale oppure di modernariato tecnologico che sarebbe stato veramente un peccato disperdere.
Fra i reperti più significativi raccolti nel museo possiamo ricordare il grande quadro elettrico montato su marmo, risalente al 1928 e proveniente dal teatro Goldoni. E’ invece di provenienza austriaca il pezzo più antico:si tratta di un sezionatore di fine 800, montato su lastra di marmo. Un altro particolare quadro elettrico, risalente questo al 1940, era impiantato presso la Cooperativa Ceramiche Industriali di Livorno.
Nella sala possiamo inoltre osservare uno dei lampioni che in passato rischiaravano Piazza Cavour, una vasta serie di lampade, comprese quelle potentissime per illuminare lo stadio ed alcuni tubi al neon, fra i quali uno installato nella sede del giornale “Il Tirreno”.
Informazioni e prenotazioni, tel. 0586 - 839772, cell.349-2564537.