“È finita l’era del far west nello sport. D’ora in poi ci saranno più controlli e uno screening puntuale di tutto il mondo amatoriale per scongiurare quel fenomeno di business ormai diffuso che minaccia una sana cultura sportiva”. Così il presidente della commissione Sanità in Consiglio regionale, Fabio Roggiolani, al termine delle consultazioni svoltesi oggi, giovedì 5 aprile, in Palazzo Panciatichi. All’ordine del giorno, la proposta di deliberazione che darà il via al primo laboratorio antidoping in Italia.
“Saremo la prima regione a recepire la normativa nazionale. I primi a realizzare un laboratorio capace di sviluppare precisi piani antidoping. D’ora in poi, allo sport amatoriale non mancheranno tutele. Ad un controllo di performance, si arriverà alla tutela sanitaria del mondo sportivo”. Soddisfazione alla proposta è stata espressa dai rappresentati intervenuti. In particolare è stata manifestata una “piena condivisione” alle linee guida del documento” mentre l’impianto generale della proposta è stato giudicato “buono ed incisivo”.
Ricordano la legislazione nazionale e regionale di riferimento (376/2000 e 35/2003), il presidente della commissione ha evidenziato che occorre mettere un freno alla “pressione pubblicitaria” sugli integratori nel mondo dilettantistico. “Con l’avvio del laboratorio, che da un punto di vista tecnico è già operativo, mancano solo passaggi formali quali accreditamento e certificazione – ha specificato Roggiolani – sarà possibile dare il via ad un monitoraggio attivo per lo sviluppo di una prima fase conoscitiva del territorio cui far seguire una più attiva per un controllo ufficiale e distribuito su tutto il territorio regionale”.