Firenze, 04/04/2007 - Giornalista e responsabile di alcuni uffici stampa, Michele Brancale (1966) ha da sempre affiancato la scrittura giornalistica (La Nazione, Avvenire) a testi di poesia, apparsi fino a ora solo in pubblicazioni occasionali.
L'opera si articola in cinque sezioni (Dalla stanza, La fontana di Azzàro, All'esistente-inesistente, Ritorno a casa, Arrivederci) corrispondenti ad altrettante diverse prospettive che si interpolano tra loro, accomunate da un implicito e profondo afflato religioso.
"Una scrittura - secondo il poeta peruviano Isaac Goldemberg, che firma la prefazione - dove ogni 'quadro' possiede una tale potenzialità che al suo interno potrebbe essere nascosto un romanzo": Alla fontana di Azzàro / - di pietra nera, lo sfondo / d'oro, era sempre fresca - / mi avvicinai per bere / ed aspettando l'inverno, / mentre batteva il vento / sulla collina, sceglievo, / finalmente dissetato, / di fermarmi ancora un poco. / La pioggia arrivò così; / piegò i fiori nel pantano.
La raccolta dà ufficialmente il via alla carriera poetica del giornalista fiorentino, inaugurando e dando il nome con la sua prima sezione alla collana Polistampa «Dalla stanza» che pubblicherà, con cadenza trimestrale, una selezione di opere di poeti contemporanei sia italiani che stranieri.
È in programma per l'estate Addio a Rosina, contenente tutte le poesie del grande attore Gianni Musy (doppiatore tra l'altro di Marlon Brando e Sean Connery). E si prepara già Memorie in transito, ultima raccolta di versi del poeta-saggista Giorgio Mazzanti, autore di oltre venti libri presso Bulzoni, EDB e altri editori. Con linee sobrie e copertine dove si avvicenderanno dipinti di vari pittori contemporanei (per La fontana d'acciaio Giampaolo Talani), i volumi «Dalla stanza» saranno contraddistinti da una grafica riconoscibile e moderna.
Francesca Leoncini