La «Carta per l’Uso Sostenibile del Territorio Rurale del Chianti», curato dai Dipartimenti di urbanistica e Agraria dell’Università di Firenze, nasce da un patto fra gli otto Comuni del Chianti fiorentino e Senese e gli imprenditori agricoli.
La «Carta» intende superare la logica della pianificazione fatta di vincoli, che spesso risulta inefficace, e ha l’obiettivo di condividere e indicare buone pratiche agricole, coniugando norme estetiche e di salvaguardia idraulica, di tutela del paesaggio, di difesa della biodiviersità, partendo dalla considerazione che l’agricoltura ha una funzione fondamentale nella tutela e nella costruzione, o ricostruzione, del paesaggio.
La «Carta» sarà presentata al convegno che si svolgerà alla Certosa di Pontiganno giovedì 5 aprile.
Dopo l’introduzione del sindaco di Tavarnelle Val di Pesa, Stefano Fusi, e le relazioni scientifiche di Camillo Zanchi, del dipartimento di scienze agronomiche, e di Paolo Baldeschi, del dipartimento di urbanistica, entrambi dell’Università di Firenze, sono previsti, fra gli altri, gli interventi di:
· Francesco Ferrante, direttore generale Legambiente
· Giuseppe Liberatore, direttore Consorzio Chianti Classico
· Giordano Pascucci, presidente Cia Toscana
· Tulio Marcelli, presidente Coldiretti Toscana
· Susanna Cenni assessore agricoltura Regione Toscana
· Riccardo Conti assessore urbanistica Regione Toscana.
Sarà anche presentato lo strumento operativo messo a punto da tecnici e studiosi dell’Università, con una nuova mappa in scala 1:10.000 dell’intero Chianti con un livello di dettaglio senza precedenti.
Il territorio è stato frazionato in piccolissime particelle ciascuna di 10 metri x 10 metri. Per ogni particella - incrociando dati esistenti su piovosità, erosione già nota e pendenze, con rilievi sul terreno - è stato poi calcolato un indice di erosione. Uno specifico software, messo a disposizione gratuitamente di tutti gli agricoltori degli otto Comuni, sarà in grado di calcolare gli eventuali danni idrogeologici dell’attività agricola.