La Provincia ha dato il via, con la consegna alla ditta appaltatrice, ai lavori di restauro della facciata posteriore della Villa del Poggio Imperiale, sede dell'Educandato della "SS. Annunziata”.
“Con l’apertura di questo ulteriore cantiere – sottolinea l’assessore provinciale all’Edilizia Stefano Giorgetti – prosegue l’attuazione del fitto calendario di interventi che la Provincia sta attuando sul patrimonio delle sedi scolastiche. In questo caso, come per altri restauri su immobili del centro di Firenze, la sfida per noi è importante perché si opera su un immobile storico e di grandissimo pregio architettonico”.
Il complesso del Poggio Imperiale risale alla prima metà del XV secolo.
Divenne proprietà della famiglia Medici nel 1565 dopo la confisca dei beni dei Salviati, a cui la villa apparteneva. Cosimo I la donò alla figlia Isabella, i cui eredi nel 1618 la vendettero a Maria Maddalena d'Austria, moglie del granduca Cosimo II, che data la vicinanza alla corte, all'epoca in Palazzo Pitti, ne volle fare la propria residenza. Il poggio su cui si trovava venne così chiamato “Imperiale” per allusione ai legami della granduchessa, sorella dell'imperatore Ferdinando II, con la famiglia d'Asburgo.
La Villa passò poi ai Lorena e dal 1865 divenne sede dell’Educandato.
La configurazione attuale, con sviluppo dei corpi di fabbrica attorno ad un chiostro centrale e a due cortili simmetrici di gusto neoclassico, è il frutto di una serie di interventi di modifica ed ampliamento scanditi nel tempo. Le forme progettate nel Seicento dall'architetto Giulio Parigi furono modificate nel Settecento dall’architetto Niccolò Gasparo Paoletti, autore della facciata oggetto dell’attuale restauro, e nella prima metà dell’Ottocento, in stile Neoclassico, dagli architetti Pasquale Poccianti e Giuseppe Cacialli.
L’intervento di restauro riguarda essenzialmente il paramento in pietra arenaria, interessato da significativi fenomeni di degrado che coinvolgono il bugnato in pietraforte delle lesene, del basamento e dello scalone centrale, che definiscono la morfologia principale della facciata, e il corredo ornamentale in pietra serena delle aperture. Per i lavori si prevede una spesa complessiva di 600mila euro ed una durata di circa dodici mesi, con completamento nel marzo 2008. Responsabile del procedimento è l’architetto Luca Gentili; il progetto esecutivo è stato redatto dagli architetti Giorgio Caselli, che è anche il direttore dei lavori, e Maria Cristina Fiorani, della Direzione Edilizia della Provincia.
La ditta appaltatrice è la A.R.A. s.n.c. di Roma.