Una mostra dedicata a Piero della Francesca, uno dei più grandi artisti italiani del Quattrocento, un pioniere del Rinascimento italiano, un maestro che ha avuto un ruolo preminente nello sviluppo della pittura italiana. I colori ed i ritmi delle terre di Arezzo rivivono nelle opere di Piero della Francesca a testimoniare l'amore e il legame del grande maestro con i luoghi d'origine ove, nonostante il suo continuo viaggiare, tornò più volte lasciando i suoi più noti capolavori che si possono ammirare ad Arezzo, Monterchi e Sansepolcro.
La mostra si estende ad un vero e proprio itinerario nel territorio che permetterà di conoscere le testimonianze dell’arte di Piero conservate nella Cappella Bacci della chiesa di San Francesco ad Arezzo, nel Duomo di Arezzo, nel Museo Madonna del Parto di Monterchi e nel Museo Civico di Sansepolcro.
Toscano di nascita e di carattere, Piero della Francesca estese la sua attività a tutta l’Italia centrale. La sua formazione avvenne a Firenze ove fu allievo e collaboratore di Domenico Veneziano.
Il pittore trascorse la maggior parte della sua vita in Arezzo, lavorò a Ferrara alla corte degli Estensi, a Rimini presso i Malatesta, alla corte dei duchi di Urbino e a Roma, sotto il pontificato di Niccolò V e di Pio II.
Il sito internet della mostra contiene tutte le informazioni sulla mostra, ma è anche possibile effettuare prenotazioni per la mostra direttamente dal sito, procedendo all'acquisto dei biglietti con carta di credito. Per prenotare, oltre alla mostra, anche la visita alla Cappella Bacci e ai due musei di Sansepolcro e Monterchi può essere contattato il call center 0575 1840000, attivo dal lunedì al venerdì con orario 9.00-17.00 e il sabato con orario 9.00-13.00.
Nella prima mattina di funzionamento del Call Center, curato dalla società Ribes, sono state circa 300 le chiamate da tutta Italia e circa 2000 le prenotazioni dei biglietti della mostra. Un risultato che va al di là delle più rosse aspettative e previsioni e ch dimostra il grande interesse che la mostra sta riscotendo.