David di Donatello e Ultima cena: domani, al Museo del Bargello, presentazione delle tecniche di indagine in vista del ripristino delle opere

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 novembre 2006 18:02
David di Donatello e Ultima cena: domani, al Museo del Bargello, presentazione delle tecniche di indagine in vista del ripristino delle opere

Il quarantennale dell’alluvione e la Festa della Toscana - dedicata quest’anno al volontariato d’eccellenza - saranno ricordati anche per due restauri simbolo del patrimonio artistico toscano. Il David di Donatello e l’Ultima cena del Vasari si avviano a ritrovare il loro antico splendore grazie agli importanti stanziamenti del dipartimento nazionale della Protezione civile: 450mila euro in tutto, 200 mila per il bronzo rinascimentale esposto al Bargello, e 250 mila per avviare il restauro del dipinto, danneggiato durante l’alluvione.

Domani, 28 novembre, alle ore 11.30, nel Salone di Donatello del Museo Nazionale del Bargello (via del Proconsolo 4, Firenze) saranno illustrate le “Tecniche di indagine per il restauro del David di Donatello e dell’Ultima cena del Vasari”.

Saranno presenti: la direttrice del museo, Beatrice Paolozzi Strozzi, la soprintendente al Polo museale fiorentino, Cristina Acidini, il soprintendente ai Beni artistici, Bruno Santi, il direttore dell’Opificio delle pietre dure (settore dipinti), Marco Ciatti, il presidente del Consiglio regionale, Riccardo Nencini, il presidente della commissione regionale Territorio e ambiente, Erasmo D’Angelis, il presidente della commissione speciale Unione Europea, Angelo Pollina, il presidente della commissione speciale lavoro e vicepresidente della commissione Attività culturali, Eduardo Bruno, oltre ai consiglieri Marco Carraresi, Alfonso Lippi, Paolo Marcheschi.

“L’occasione di questi due importanti restauri, resi possibili dalla generosa elargizione della Protezione civile - ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale, Riccardo Nencini - è il segno che quando un volontariato maturo e responsabile si affianca alle istituzioni, come accadde in occasione dell’alluvione di Firenze e Toscana, le rivitalizza e riesce a favorire anche nuove opportunità e soluzioni che non vanno solo a favore del patrimonio artistico, ma di tutta la collettività”.

Domani, verranno illustrate le tecniche impiegate per il recupero dell’Ultima cena.

“Sarà un restauro complicatissimo e lunghissimo” ammette la direttrice del Bargello, perché il dipinto conservato nei laboratori dell'Opificio delle Pietre Dure alla Fortezza da Basso di Firenze è stato fortemente danneggiato durante l’alluvione. Si parlerà inoltre dei progetti, ancora in corso di definizione, per il restauro del David, che si gioveranno di varie consulenze scientifiche: dal Cnr alla soprintendenza archeologica, dai tecnici dell’Opificio delle pietre dure ai massimi studiosi di bronzistica, i più grandi esperti saranno chiamati “al capezzale” del David giovinetto.

Il restauro di una delle opere simbolo del Rinascimento durerà poco più di un anno e si svilupperà sotto gli occhi dei visitatori del Bargello.

«Il museo si trasformerà in un cantiere aperto – ha ricordato la direttrice – per il restauro di un capolavoro che sarà ultimato per la Festa della Toscana del 2008. Il cantiere – ha concluso Beatrice Paolozzi Strozzi – aprirà nell’estate 2007; i prossimi mesi verranno invece utilizzati per approntare una campagna di diagnostica del bronzo e decidere le più adeguate tecnologie per l’intervento successivo».

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