(Firenze.24 gennaio) “Chi ha paura della Signorina Silvani? La risposta è io. Da sempre. Come ho paura delle fotografie con dedica e cornice perché inesorabilmente diventeranno dagherrotipo. Terrore della seppia e del suo colore. Allora, perché non chiamarla cartone animato, come Minnie, come Paperina? Silvani e basta. Loro senza cognome, lei senza nome. Ma animate, noi tre insieme, da una parentela virtuale, quella della simpatia che il pubblico ha decretato verso i loro difetti. Sui quali una grande virtù spalma una crema che gonfia la gola, i polmoni, le labbra: la risata , mal che vada un sorriso.
Ma tra una risata e l’altra! Come in un film di Woody Allen la Signorina Silvani è uscita dallo schermo con il suo abito rosso-sesso, la collanina di cuoricini rubati agli uomini, ai lobi due cuori di Fantozzi. Due, tanto la ama! E lei lo guarda di nuovo come sempre e non si accorge che questa volta non c’è davvero. Tanto lo ha sempre guardato come se non ci fosse! E non cambia nulla. Le stesse manie di donna che crede di essere una bomba sexy e siccome non è sexy le rimane la bomba che le scoppia tra i denti, come al gatto Silvestro. La sua solitudine con calze smagliate e corda da sostituire alla collana, ma più stretta. Abito da Rita Hayworth che trasforma le curve della Silvani in deviazioni! Single per scelta.
Ma degli altri! E’ la prima dell’ufficio: entrando a sinistra. E’ una donna che sembra un uomo inferiore!
Tutte le donne però saranno grate alla Silvani. Quelle tra il pubblico perché proveranno la rara emozione di sentirsi migliore di un’altra. E quella sul palcoscenico, io, che quando i giri di rughe faranno contare i miei anni sulla mia faccia come un albero tagliato non avrò il cruccio delle attrici bellissime che soffrono perché non lo sono più e non possono neanche piangere perché il chirurgo ormai ha potuto solo disegnare i loro occhi sotto la fronte! Ma potrò gridare al mondo: ”La bruttezza ha un vantaggio sulla bellezza: che dura!”
Chi aveva paura della Signorina Silvani?
Anna Mazzamauro”
I settore: € 23,50
II settore: € 21,00
(prezzi comprensivi di prevendita)
Prevendite presso la cassa del Teatro Puccini dal lunedì al venerdì dalle 15.30 alle 19.00 e il sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.00 e il circuito regionale Box Office.
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Teatro Puccini – via delle Cascine n° 41, 50144 Firenze
Firenze, 24 gennaio 2007
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