Livorno – Di circa 550 specie ittiche pescate nei nostri mari, solo 60 vengono consumate sulle nostre tavole, mentre oltre il 30 per cento del pescato viene scartato e rigettato in mare. Un patrimonio “dimenticato”, che in certa misura ha fatto parte della cultura e delle tradizioni locali delle singole zone, e che oggi è tagliato fuori dai circuiti del consumo, della ristorazione e della distribuzione, nonostante il parziale recupero al consumo del cosiddetto “pesce povero”. Riportare questo pesce nei nostri piatti può essere un volano di sviluppo e di sicura riuscita in termini di salute alimentare.
E’ quanto emerso questa mattina nella sede della Provincia di Livorno, dove la commissione speciale per i Rapporti con l’Europa del Consiglio regionale ha incontrato l’Associazione Nazionale Città del Pesce di Mare, presente con il presidente, Candido De Angelis e con il direttore, Luca Pelosi.
Sul tavolo, il progetto per far nascere a Livorno un Centro di ricerca e di studio sul “pesce dimenticato”, che possa promuovere attività scientifiche di approfondimento e divulgazione dei propri studi, coinvolgendo anche il mondo accademico e gastronomico.
Un Centro permanente che agisca in stretto contatto con l’Agenzia regionale per la protezione delle risorse, con l’Arpat, con il Centro Interuniversitario di biologia marina ed ecologia applicata di Livorno, con Università ed Enti di ricerca.
Il progetto ha incassato la disponibilità della Commissione speciale per i rapporti con l’Europa del Consiglio regionale, quella dei consiglieri regionali eletti a Livorno e della Provincia labronica, rappresentata dal presidente, Giorgio Kutufà.
Angelo Pollina, presidente della commissione speciale per i rapporti con l’Europa, ha preannunciato una giornata di studio sull’argomento, e il coinvolgimento delle regioni Lazio e Marche in un progetto di respiro europeo, per portare a Bruxelles un’iniziativa condivisa Portogallo e Spagna. “La questione del pesce dimenticato, del valore economico e culturale sotteso all’iniziativa di oggi, chiede risposte concrete. Servono risorse per dare sostegno e sviluppo a questo aspetto del patrimonio ittico dei nostri mari, così come servono iniziative di sostanza, come la diffusione del pesce cosiddetto povero nelle mense delle nostre scuole”.
Il vice presidente della Commissione, Pier Paolo Tognocchi, che ha proposto all’attenzione della Commissione speciale l’iniziativa per aprire il Centro “pesce dimenticato” a Livorno, ha sottolineato: “Livorno si candida ad ospitare un Centro europeo di documentazione su un prodotto che è senza dubbio un fattore di promozione economica, di tutela del consumatore e di sicurezza alimentare. Ma vedo anche un impulso per il turismo enogastronomico, con la possibilità di organizzare anche convegni e incontri”.
Proprio Tognocchi avrà il compito, per la Commissione, di coinvolgere i livelli regionali interessati (la commissione agricoltura e lo stesso assessorato toscano), ma anche le regioni di Lazio e Marche. Pollina, in particolare, si occuperà in seno alla Calre (Conferenza delle assemblee legislative regionali d’Europa) di attivare il collegamento con Portogallo e Spagna per un progetto che guardi alla pesca del Mediterraneo. Folta la partecipazione dei consiglieri regionali, alla riunione di oggi: oltre ai membri della commissione Europa – Anna Annunziata (Ds), Rosanna Pugnalini (Ds), Stefania Fuscagni (Fi), Luca Titoni (Udc) – anche quelli eletti a Livorno: Marcella Amadio (An), Mario Lupi (Verdi), Aldo Manetti (Prc), Virgilio Simonti (Ds).
Tutti hanno espresso disponibilità e interesse per un’iniziativa che coinvolga la commissione regionale Agricoltura (competente per materia) e la Regione Toscana.
Alla seduta in Provincia hanno partecipato anche rappresentanti dei pescatori, dei ristoratori, dei rivenditori del pesce a Livorno. Durante la discussione, alcuni di questi hanno posto la questione della chiusura del mercato del pesce all’ingrosso a Livorno, decisa dall’amministrazione comunale il 12 dicembre. (Cam)