Da quest’anno è tornata la tendenza all’incremento nel saldo tra le nuove aperture e le chiusure d’attività (+2.7%). Lo rivela un’indagine condotta dall’Ufficio Studi dell’Agenzia per il Turismo di Firenze.
A novembre 2006, i ristoranti, le trattorie e le pizzerie presenti nel territorio comunale risultano in totale 574. Ben 477, l’83.1% sono gli esercizi che aprono sia per il pranzo che per la cena. Molti sono gli esercizi che aprono solo la sera, passando da 74 a 82 (14.3%).
Un numero minimo riguarda i ristoranti che offrono solo servizio a pranzo, 15 (2.6%). Relativamente al giorno o ai giorni di chiusura completa, si conferma la domenica come il giorno con il maggior numero di esercizi chiusi, praticamente un quarto (144, 25.1%), segue il lunedì con il 22.0%. Il giovedì quasi tutti i ristoranti sono aperti (chiuso solo l’1,4%), mentre sono tutti aperti il venerdì. Poco meno di un terzo (30.1%) sono gli esercizi che hanno deciso l’apertura per tutta la settimana.
Sono tanti i ristoranti, esattamente 188 (32.8%), che hanno la pizza nel loro menu.
Aumenta anche il numero dei ristoranti, oltre la metà (51.1%), che ha uno spazio aperto a disposizione o un giardino, da utilizzare nelle belle giornate.
Il numero dei ristoranti che offre cucina estera o tipica di altre tradizioni gastronomiche è di 50, appena l’8.7% del totale. Ė un momento in cui pare ferma la crescita dei ristoranti esotici di cucina estera, a vantaggio piuttosto della tradizione culinaria toscana. Gli esercizi con cucina vegetariana sono appena quattro, mentre nel campo della cucina estera, la cinese mantiene sempre la testa, pur essendo ridotta di due esercizi rispetto allo scorso anno.
All’opposto, stanno crescendo le nuove aperture di locali con cucina giapponese, che ha un successo crescente. Tra gli altri, si è consolidata la presenza indiana, con tre locali nella nostra città. Ma viene comunque soddisfatto anche chi cerca pietanze spagnole, greche, tedesco-tirolesi, messicane, brasiliane, magrebine, ebraiche, tailandesi, e, novità, francesi e russe.
Scorrendo l’elenco degli esercizi di ristorazione è curioso e divertente soffermarsi sulla scelta dei loro nomi.
Come scontato, la netta maggioranza è data dai nomi dei titolari attuali o fondatori, ma frequente è l’ispirazione ai ‘geni fiorentini’, al patrimonio artistico e ai personaggi storici della città. In questa categoria (in tutto 35 esempi) a fare la parte del leone è senza dubbio Dante Alighieri, direttamente o attraverso le sue opere.
Sono 22 gli esercizi che si rifanno ai detti o alla ‘parlata’ fiorentini o a sue espressioni tipiche e tradizionali. Moltissimi (ben 42) fanno allusione diretta a pietanze, prodotti, arnesi di cucina e assai frequentemente al vino e all’olio della tradizione fiorentina.
Infine, a fregiarsi della denominazione di ‘osteria’ sono 31 locali, mentre rimangono soltanto sei le classiche ‘buche’ caratteristiche della vecchia Firenze.
Sedersi a tavola e gustare, in una sola serata, tutte le specialità dei migliori 50 ristoranti, trattorie e alberghi del territorio fiorentino. Come ogni anno, il sogno diventa realtà in occasione della Rassegna enogastronomica fiorentina che, organizzata dall’Associazione cuochi fiorentini, è giunta ormai alla dodicesima edizione.
L’appuntamento è il 26 novembre, quando la Rassegna, dopo la parentesi dell’anno scorso di Villa Viviani, tornerà nella sua sede naturale: gli splendidi saloni di Palazzo Borghese, in via Ghibellina 110. Fu lì infatti che l’evento fu ospitato già dal secondo anno, perché il Caffè letterario le ‘Giubbe Rosse’ – dove la Rassegna nacque per volere del titolare Fiorenzo Smalzi e dell’attuale presidente dell’Associazione cuochi fiorentini Lino Amantini, - si rivelò troppo piccolo per ospitare un evento capace di mettere insieme così tanti ‘maestri della tavola’.
Due le novità di quest’anno: intanto, l’evento è stato inserito tra le iniziative in programma per la Festa della Toscana, e poi quest’edizione vanta la collaborazione di Slow Food Firenze, che sarà presente alla serata.
Ma vediamo nel dettaglio come si articolerà la giornata: alle 18, spazio ad una tavola rotonda che, riprendendo il tema della Festa della Toscana 2006, avrà per titolo la ‘Solidarietà nell’enogastronomia’. All’incontro (a ingresso libero), moderato dal giornalista Maurizio Abbati, parteciperanno il presidente dell’Associazione cuochi fiorentini Lino Amantini, il presidente di Sloow Food Firenze Cristiano Maestrini, Alessandro Ghini della Misericordia di Firenze, i consiglieri regionali Marco Carraresi (Udc) e Angelo Pollina (Fi), il presidente del Cipat – Consorzio istituti alberghieri della Toscana Romano Gori, il docente dell’istituto alberghiero di Firenze ‘Buontalenti’ Alessandro Broccia, il vicepresidente Fipe-Confcommercio Aldo Cursano e il segretario provinciale pubblici esercizi Confesercenti Andrea Bertini.
Alle 20, poi, sarà la volta del grande evento conviviale, durante il quale i cuochi professionisti del territorio fiorentino daranno vita ad un gran buffet.
Ma gli chef non s’incontreranno ‘solo’ per dare prova della loro abilità, ma anche per confrontarsi sulle strategie da mettere in atto per superare le difficoltà del settore.
Come sempre, ogni hotel, ristorante o trattoria interverrà alla Rassegna presentando una sola pietanza, scelta ovviamente dal menù delle proprie specialità.
Molto significativa anche quest’anno sarà poi la presenza di rappresentanti di aziende agroalimentari, e non solo fiorentine, che da sempre colgono l’evento come una grande opportunità per aggiornarsi sull’evoluzione della tradizione culinaria e quindi arricchire le loro produzioni.
Per partecipare alla serata è necessario prenotarsi ai numeri 055.284579 – 347.0330841. Al termine della cena sarà richiesto un contributo per l’Associazione cuochi fiorentini.