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Una mano tesa verso il cuore dell’Africa, per aiutare bambini orfani e malati
Tartufo per la Pace all'Unicef: messaggio di fratellanza dalle Crete senesi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 novembre 2006 15:13

Firenze, 20 novembre 2006- “Qualche volta è troppo più semplice dire due sì di fila ad un bambino, anziché un no deciso. Eppure se vogliamo combattere la violenza sui più piccoli, dobbiamo tutti prenderci un supplemento di responsabilità”. Rosi Bindi, Ministro per la Famiglia ha anticipato così la ricorrenza della Giornata mondiale per l’Infanzia, che cade oggi, 20 novembre. Lo ha fatto ieri a San Giovanni d’Asso, piccola “capitale” del Tartufo Bianco delle Crete Senesi, in occasione della consegna del “Tartufo per la Pace” all’Unicef.

Facendo seguito ai tributi che negli ultimi 18 anni hanno coinvolto Emergency, Giuliana Sgrena ed altre illustri soggetti impegnati per la fratellanza del mondo, la comunità di San Giovanni ha così rinnovato il proprio messaggio di pace al pianeta sottolineando stavolta l’impegno dell’organizzazione Onu a favore dei bambini coinvolti in luoghi di guerra.
Antonio Sclavi, Presidente Unicef Italia e l’ambasciatrice Unicef Paola Saluzzi ne hanno portato diretta testimonianza, proiettando una reportage filmato e raccontando le proprie esperienze personali: nel Katanga sede di un centro sanitario allestito grazie ai volontari italiani, in Angola o nel Darfur dove i bambini arruolati in guerriglia “sono piccoli essere a cui viene sottratto il diritto ad vivere come tali”, secondo le parole della Saluzzi.

Realtà drammatiche quanto lontane, eppure “il nostro paese non ha la coscienza a posto – ha integrato il Ministro Bindi – e la cronaca di questi ultimi giorni ce lo testimonia drammaticamente. Ciascuno di noi deve assumersi un impegno per ricreare un cammino educativo più corretto per tutti i piccoli del mondo”.
Una determinazione condivisa dall’Assessore Regionale all’Agricoltura Susanna Cenni, da quello Provinciale alla Pace Pietro Del Zanna. E da Michele Boscagli, sindaco di San Giovanni d’asso: è lui che a nome di tutta la popolazione ha rilanciato il messaggio di pace, a chiusura della XXI Mostra del Tartufo Bianco.

La kermesse delle Crete Senesi aveva vissuto un altro intenso ed inedito momento la sera di sabato: nel millenario Castello che sovrasta il paese, un frizzante banchetto aveva solennizzato il gemellaggio tra San Giovanni e Hautvilliers. Dal villaggio francese che fu di Dom Perignon erano giunti 40 rappresentanti e quasi 400 bottiglie di otto diversi tipi di champagne, gemelle predestinate per i tartufi locali: ne è uscito un momento di grande convivialità, in Castello come nei ristoranti dei dintorni.

Un preludio ad iniziative congiunte che in futuro potranno spaziare dagli scambi tra scolaresche agli eventi sportivi, e che vivranno la prossima tappa a marzo 2007 con la trasferta in terra transalpina di altrettanta “gente delle Crete”.

Sarà presentato domani, martedì 21 novembre, alle 20,30, nella Sala delle assemblee della Cooperativa Agricola di Legnaia, in via Baccio da Montelupo 180 a Sollicciano, il ‘Progetto Tanzania’. Un’iniziativa che vedrà la Cooperativa impegnata a sostenere, sia direttamente che con particolari donazioni da soci e ‘Amici di Legnaia’, l’attività che i padri della Congregazione del Preziosissimo Sangue di Cristo e le suore Adoratrici del Sangue di Cristo svolgono ormai da anni nel paese africano.

Dal loro impegno, infatti sono nati il ‘Villaggio della speranza’ di Dodoma, impegnato nella prevenzione, cura e sostegno sociale per i bambini orfani affetti da Aids, piaga che in Tanzania affligge più di 5 milioni di persone, e l’ospedale San Gaspare di Itigi, uno dei più moderni reparti di pediatria del paese, sorto in una zona estremamente povera. Alla presentazione del progetto parteciperanno padre Vincenzo Boselli, uno dei fondatori del ‘Villaggio della speranza’, i responsabili della Onlus Pangea, il dottor Luca Bocciolini e la dottoressa Francesca De Nigris, che hanno lavorato come volontari all’ospedale di Itigi.
“Volevamo dare un contributo per aiutare lo sviluppo di uno dei paesi più poveri del mondo – spiega David Bocciolini, presidente della Cooperativa Agricola di Legnaia – e per questo, su proposta dell’Onlus Pangea di Scandicci, abbiamo deciso di sostenere l’attività svolta dai missionari nel ‘Villaggio della speranza’ di Dodoma e nell’ospedale San Gaspare di Itigi.

A partire dal 1° gennaio del 2007, la Cooperativa destinerà l’uno per mille del suo fatturato, circa 30 mila euro annui, alle due strutture e questa cifra potrà essere incrementata da quei soci e ‘Amici di Legnaia’ che vorranno mettere a disposizione dell’iniziativa una parte dei punti fedeltà e degli sconti ottenuti facendo acquisti nei nostri negozi. Un aiuto a tanti bambini che soffrono, ma anche un contributo per cercare di favorire lo sviluppo di queste aree. Il ‘Villaggio della speranza’ di Dodoma, infatti, ha in programma la promozione di una cooperativa agricola, che aiuti a migliorare le tecniche di coltivazione, riuscendo così a fornire cibo per il sostentamento del villaggio, mentre il San Gaspare ha già attivato un allevamento di bestiame, coltivazioni e altre iniziative di promozione umana.

Ogni anno, inoltre, la Cooperativa Agricola di Legnaia invierà due persone a visitare il ‘Villaggio’ e l’ospedale in Tanzania, individuandole fra tutti coloro che avranno aderito all’iniziativa”.

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