Firenze, 18 novembre 2006- Nonostante la difficile situazione climatica che reso più difficoltoso accertare il grado di maturazione delle olive per partire con la raccolta. L’olio di Reggello mantiene inalterate le sue doti, anche in un’annata difficile come quella del 2006. La raccolta prosegue, anche se l’autunno con temperature al di sopra della media non è stato positivo per i produttori. Il processo di maturazione delle olive ha risentito molto del clima ed in particolare dell’ andamento anomalo delle temperature.
Diversamente dalle annate precedenti, infatti, la mancata diminuzione significativa delle temperature non ha permesso alla pianta di olivo di raggiungere la condizione di riposo vegetativo che solitamente si riscontra quando la temperatura media giornaliera scende stabilmente sotto ai 10 °C e che permette di individuare il momento ottimale di raccolta sulla base di alcuni parametri chimici analizzati.
«Nonostante le difficoltà – ha detto il capo panel della commissione di assaggio della Camera di commercio fiorentina, Franco Pasquini – gli oli di Reggello che abbiamo assaggiato sono tutti di buona qualità.
Non abbiamo riscontrato toni di amaro né di piccante in eccesso. Buono il profumo, soprattutto degli oli franti dalle olive raccolte dopo l’abbassamento della temperatura».
Gli oli analizzati dal laboratorio della Camera di commercio presentano da un punto di vista chimico bassi valori di acidità (0.15-0.18 % in peso di acido oleico) e di numero di perossidi (3.5-4.5 meq O2 /Kg), con valori significativi di polifenoli (400-500 mg/Kg) e di tocoferoli, mentre da un punto di vista organolettico si tratta di campioni con profumi di intensità lieve-media, con note medie di amaro e piccante.
In alcuni casi si riscontrano anche piacevoli note di mandorla fresca. Le stesse caratteristiche, sono state riscontrate anche nelle produzioni dei comuni della Valdisieve.
Più in generale in Toscana il clima estivo, pur non essendo ottimale per la coltivazione dell’olivo, ha sufficientemente favorito un normale sviluppo vegetativo. Nelle province più settentrionali della regione le piogge eccessive hanno favorito l’ingrossamento delle olive, influenzando negativamente la resa in olio per l’eccessiva quantità di acqua contenuta.
In molte zone lo stato vegetativo presenta un ritardo rispetto alla media. Nonostante ciò, i frantoi della regione hanno iniziato le operazioni di molitura già a fine ottobre per la crescente attenzione alla qualità che, come già evidenziato, impone di raccogliere le olive ad un determinato grado di maturazione.
«Non esiste una ricetta per arrivare all’olio da concorso – ha detto ancora Franco Pasquini – è un’alchimia ancora tutta da scoprire perché, a differenza del vino per esempio, sull’olio non si può intervenire.
Molto dipende da come si lavorano le olive: dalla raccolta e dalla frangitura. Il terreno influisce, ma non più di tanto. Per la qualità, è importante che le olive siano lavorate nella stessa giornata in cui sono raccolte, poi attenzione alla temperatura durante la spremitura». A Reggello tutte queste attenzioni, sono la regola, per questo la qualità riscontrata è tra le migliori della provincia di Firenze.
La XXXIV Rassegna dell’olio extravergine di oliva di Reggello sarà ospitata, oggi sabato 18 novembre e domani, 19 novembre, in piazza della Repubblica, a Firenze, dalle 10 alle 20, con stand, eventi, assaggio, vendita di olio e degustazioni guidate a cura della Cciaa.
Dal 25 novembre invece (ore 16), la manifestazione torna nella sede originaria: il Comune di Reggello, nel Palazzetto comunale, con apertura degli stand espositivi e dello spazio enogastronomico, ma anche degustazione guidata di olio a cura della Ccia con “Profumo di olio nuovo” e cena “Fritti e rifritti”. Si prosegue domenica 26 novembre (ore 9.30- 19.30), sabato 2 dicembre (dalle ore 15), domenica 3 dicembre (ore 9.30-19.30 e venerdì 8 dicembre (ore 9.30-19.30).