Firenze – Circa 2500 lavoratori hanno manifestato questa mattina per le strade di Firenze per dire no alla Legge Finanziaria. Fumogeni rossi all’altezza del Consiglio regionale e dell’entrata della Provincia, gli slogan urlati ai megafoni, gli striscioni contro la Finanziaria del Governo e contro l’amministrazione comunale fiorentina. Il corteo di protesta che si è mosso questa mattina da piazza S. Marco, ha imboccato via Cavour poco prima delle 10,30. Ad accompagnare i manifestanti, mezzi e uomini della polizia municipale e delle forze dell’ordine.
Quando il corteo è arrivato davanti all’entrata del Consiglio regionale – ai due accessi al civico 2 e 4 di via Cavour – un gruppo di manifestanti si è staccato entrando dal portone del 2 e arrivando fino alla porta a vetri che separa l’entrata interna – davanti alla guardiola della portineria – dalle scale di accesso al Palazzo.
I manifestanti hanno sfondato la porta a vetri e ferito leggermente uno degli addetti alla vigilanza che cercava di bloccarne l’accesso. Il gruppo è quindi rientrato nel corteo che stava sfilando.
Il presidente del Consiglio regionale, Riccardo Nencini, da poco rientrato nel suo ufficio dopo avere partecipato all’incontro con il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, in Palazzo Vecchio, appena avvertito è sceso a verificare di persona l’accaduto, quando ancora l’ambulanza non aveva portato via il dipendente regionale ferito.
“Non è con questi atti, che acquistano valore simbolico solo per chi predica la violenza, che si ottengono risultati utili, anche quando non si è d’accordo con il Governo per la Finanziaria al voto”, ha detto Nencini. “Una società rispettosa dei diritti, come invocato dagli slogan dello stesso corteo, si fonda sulla tolleranza e respinge la violenza come metodo e fine”, ha aggiunto il presdente, che ha espresso “una solidarietà particolare ai dipendenti del Consiglio regionale e all’addetto alla sicurezza che è stato coinvolto mentre faceva il suo dovere”.
I capigruppo in Consiglio regionale e l’Ufficio di Presidenza dell’assemblea toscana, condannano in maniera decisa le violenze che questa mattina sono state fatte alla sede del Consiglio regionale da alcuni manifestanti del corteo dei Cobas che sfilava in via Cavour contro la Finanziaria. Dai massimi vertici istituzionali dell’assemblea di Palazzo Panciatichi, arriva anche la solidarietà più sentita all’addetto alla vigilanza che è stato ferito dai manifestanti mentre irrompevano dall’entrata di via Cavour 2 e spaccavano una porta a vetri che separa la portineria dall’accesso alle scale del Palazzo.
Erano fra l’altro presenti alla manifestazione centinaia di lavoratori fissi e precari del Comune di Firenze che contesteranno le esternalizzazione ed la precarietà del lavoro e della vita, anche lunedì 20 novembre alle ore 15.00 in Palazzo Vecchio.
Cinquecento studenti di tutte le scuole del Circondario Empolese Valdelsa si sono dati appuntamento per le strade del centro empolese per la mobilitazione a livello europeo per il diritto allo studio.
Una manifestazione ben riuscita con molti obbiettivi, fra cui la richiesta all'attuale governo di una politica in cui lo studente e i progetti extrascolastici siano al centro del rilancio del paese e una svolta verso un maggiore rapporto con le istituzioni pubbliche, per costruire una scuola migliore che valorizzi lo studente ed una società che investa sul futuro. La manifestazione è partita questa mattina alle 9 dal liceo scientifico statale “Il Pontormo” con arrivo verso le 10 in piazza Farinata degli Uberti, dove si è tenuto un dibattito al quale hanno partecipato tutti i rappresentanti degli studenti degli istituti presenti alla manifestazione e la Sinistra giovanile: «Per una scuola migliore non basta scendere in piazza-dice Rita Vannelli portavoce della Sinistra giovanile di Empoli- questo è solo un inizio per essere più uniti, per lavorare insieme per raggiungere i nostri obbiettivi.
Proprio per questo approfittiamo dell'attuale momento di partecipazione comune per lanciare un progetto costruttivo. Proponiamo a tutti gli istituti del Circondario un'autogestione realizzata nello stesso periodo per tutte le scuole con un' assemblea conclusiva, in cui cercheremo di sviluppare un piano di lavoro, con richieste e critiche funzionali con la partecipazione diretta del Ministero dell'istruzione pubblica». Tutti i rappresentanti degli studenti delle scuole empolesi hanno ribadito il motivo della loro partecipazione, dichiarando di voler aderire in modo attivo per una scuola migliore, dove il diritto allo studio sia rispettato e ricordato.
La Sinistra Giovanile, la Sinistra Universitaria e l'associazione Vento Rosso di Siena hanno partecipato alla giornata internazionale di mobilitazione studentesca per la difesa dell'educazione pubblica, contro la privatizzazione del sapere, per l'affermazione e l'ampliamento dei diritti degli studenti che si è svolta oggi, venerdì 17 novembre, a Siena e in oltre settanta città del territorio nazionale.
"L'accesso alla conoscenza, il sostegno all'educazione pubblica e il diritto allo studio – dichiara Donato Montibello, segretario della Sinistra Giovanile senese - sono i temi che possono e devono essere al centro della politica nazionale ed internazionale per una diffusione sempre più ampia del sapere. Oggi, insieme a tanti giovani, abbiamo manifestato per chiedere un impegno sempre più deciso in questo senso. Un impegno, quello per il diritto allo studio, che dovrebbe trascendere ogni personalismo ed ogni ansia di visibilità, come quella mostrata da una sigla partecipante alla manifestazione che ha interrotto per qualche minuto il corteo".